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“Ho sbagliato nel calcolare il tempo di questo film perché è venuto troppo corto. Tra le mie opere questo è stato un grande fallimento”.
Così il regista giapponese Takeshi Kitano alla presentazione fuori concorso a Venezia 81. del suo Broken Rage.
Un film in due parti: la prima metà è un violento film d’azione che si svolge negli oscuri bassifondi della malavita e ruota attorno a un sicario e alla sua lotta per la sopravvivenza che si ritrova incastrato tra la polizia e la yakuza. La seconda segue la stessa storia, ma trasformata in commedia, una parodia completa, scena per scena, della prima parte. Sulla genesi del progetto il leggendario regista racconta: “Inizialmente da Amazon ho avuto la richiesta di creare un’opera per loro. Ho girato e all’inizio era molto a cuor leggero e facilmente perché non era destinato per il grande schermo, ma doveva far divertire gli spettatori davanti alla tv. Volevo raccogliere un po’ di idee in quest’opera. Ho un po’ rimorso perché forse dovevo lavorare più seriamente e non immaginavo di partecipare ad un festival. Sono dunque molto contento però allo stesso tempo sono un po’imbarazzato perché la mia intenzione non era quella di creare un film”. Il tono del breve film cambia.
“È un film parodia e ho messo una storia di base. Per esempio usi Via col vento e poi ne fai una parodia. Si capisce subito perché tutti conoscono la storia originale. Quindi avevo bisogno di una storia molto famosa. Io volevo fare una cosa molto corta. Per me è stata una sfida e un’avventura magari la prima parte faccio annoiare e la seconda divertire. Non ci penso tanto per creare un’opera”. E spesso ci sono dei piccoli break con chat di whatsapp. “Ultimamente ho iniziato a usare anche questa funzione delle chat che hanno grande influenza. Volevo riempire il cambio di scena. La chat mi ha fatto pensare che potevo prolungare il mio film e invece niente non è stato così”.
E sui suoi esordi: “In Giappone ho iniziato come comico e poi ho fatto diverse cose e sono diventato regista. Quando ho iniziato a girare dei film all’inizio non sono stati accolti molto bene, ogni volta pensavo di aver fatto una bella opera, ma poi non avevo successo. Ho avuto molte più reazioni positive in Europa a cominciare dalla Francia. E ho potuto vedere una differenza tra il Giappone e l’estero. Poi il mio successo all’estero è stato importato in Giappone. La commedia deve sempre avere una storia fresca e nuova come se fosse la prima volta”.
Nel cast Beat Takeshi, ovvero Kitano stesso, Tadanobu Asano e Nao Ômori. “La tensione con Kitano è molto diversa rispetto al lavoro con altri registi- dice Nao Ômori-. Con lui si inizia subito a girare senza preparazione. Qui dovevamo far ridere e abbiamo creato quest’atmosfera di commedia”.
E Tadanobu: “Questa è la prima volta che lavoro con Kitano. Questo film vuole essere molto divertente. Ho lavorato con tanti registi, ma il sistema di Kitano è completamente diverso. Dal suo modo di lavorare ho imparato tante cose. Solo leggendo il suo script mi sono divertito, ma allo stesso tempo avevo anche un po’ paura”.