(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Mi sono innamorata dei film proprio grazie al cinema italiano con Fellini, Antonioni e De Sica. Sento che si tratta ancora di un pianeta molto distante a cui non sono ancora arrivata. In questo premio dovrebbe esserci anche una sorta di clausola che dice che questo ti dà la possibilità d venire in Italia e lavorare con un regista italiano. Dovrebbe far parte del pacchetto perché io adoro il cinema italiano. Il primo film che ho visto insieme a mia figlia, che si è appena sposata, è Divorzio all'italiana. Si tratta di film meravigliosi che spero ci sia ancora la possibilità di produrre".

A parlare è Sigourney Weaver, attrice americana nota per i suoi ruoli iconici in film come Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar e Il maestro giardiniere, che questa sera riceverà il Leone d'Oro alla carriera durante la cerimonia d'apertura dell'81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Tuttavia, l'attrice esprime un desiderio: "Non credo che ci siano abbastanza film italiani che possano regalarci queste emozioni. Quindi mettetevi a lavoro perché io sono disponibile".

Alla domanda se interpretare ruoli femminili così forti abbia contribuito ad alimentare la speranza di un futuro diverso con la vittoria Kamala Harris alle presidenziali americane, la Weaver ha risposto: "Siamo tutti entusiasti per Kamala. Sapere che il mio lavoro può avere un impatto positivo mi rende felice".

Una carriera costellata di film e ruoli diversi: "Ritengo di essere molto fortunata - dice - a poter visionare tutte queste storie. Tanti film e tutti molto belli. Spesso mi dico: perché dovrei fermarmi? È tutto così eccitante e devo ancora fare due Avatar. Credo di essere molto fortunata e di aver sempre rispettato e amato questo lavoro".