PHOTO
Il grande giorno - @ Aliocha Merker
“Quando ci vediamo rinasce sempre la scintilla e spero che continuerà ancora per molto tempo”. Così Aldo sul sodalizio artistico che lo lega da anni a Giovanni e Giacomo. Un trio longevo partito nel lontano 1997 con Tre uomini e una gamba e arrivato fino ad oggi con un altro film sul tema del matrimonio: Il grande giorno, in uscita il 22 dicembre distribuito da Medusa. Lì erano tre amici alla soglia dei quarant’anni che in un’afosa estate milanese si mettevano in viaggio verso Gallipoli, qui sono i rispettivi padri (Giacomo e Giovanni) dei futuri sposi con l’aggiunta di Aldo (il nuovo compagno dell’ex moglie di Giovanni) pronti a festeggiare uno splendido matrimonio sul lago di Como.
“Il matrimonio è un luogo comune del cinema, ci sembrava un’occasione di riflessione che partiva da uno spunto divertente - dice il regista Massimo Venier, giunto al suo settimo film con Aldo, Giovanni e Giacomo-. Mi ispiro alla realtà che loro mi danno e ogni volta è nuova perché sono cresciuti in questi anni. Siamo partiti da Tre uomini e una gamba (il film era diretto dal trio insieme a Venier, ndr) raccontando quel momento della vita in cui sei ancora giovane e siamo arrivati con loro che sono grandi, come in questo film, e devono capire cosa vogliono fare. L’idea è partita perché la figlia di Giovanni si è sposata. Il matrimonio è uno spunto che può divertire molto, ma al tempo stesso può essere pieno di emozioni diverse e ci abbiamo giocato”.
Stessa squadra di scrittura (Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo, Giovanni e Giacomo) di Odio l’estate, uscito nel 2020, in pre-pandemia, che aveva raggiunto ben 7 milioni e mezzo al botteghino, ora, sotto Natale, esce questo nuovo film in contemporanea con Avatar – La via dell’acqua. Visto come è cambiata la situazione nelle sale soffrite di ansia da prestazione? “Siccome il futuro è sempre incerto cerchiamo di programmare il presente e quindi non ci pensiamo”, risponde Giovanni. E Giacomo aggiunge: “Noi abbiamo sempre ansia da prestazione, quindi la risposta è senza dubbio sì. Anche in questo momento, durante la conferenza stampa, abbiamo le gambe che fanno ‘giacomo, giacomo’”.
A tal proposito interviene l’ad di Medusa Giampaolo Letta: “Per prima cosa voglio dire che siamo contenti di riproporre al cinema il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, un trio che fa parte della storia di Medusa. Questo film è dedicato a Paolo Guerra, la persona che ha portato Aldo a Medusa. Abbiamo di sicuro l’ansia. Dopo Odio l’estate la cui strada era partita benissimo, ma fu poi interrotta dalla pandemia. Ci dicemmo comunque che volevamo uscire a Natale. Una promessa che abbiamo mantenuto e ci crediamo molto tanto che usciremo con 600 copie”.
E tornando al loro sodalizio: “Ognuno di noi negli ultimi tempi ha coltivato passioni e interessi”, dice Giovanni. E Giacomo: “Io da qualche anno dirigo un teatro a Milano, loro hanno fatto dei film da soli e Giovanni coltiva anche i pomodori. Ogni film che facciamo è condizionato dal momento storico e anagrafico nel quale viviamo. Di sicuro facciamo riferimento alla nostra carriera che dura ormai da trent’anni. Quando ci si rincontra scatta sempre la scintilla e accade sempre qualcosa di miracoloso”.
Nel cast anche Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino e Roberto Citran, nel ruolo del cardinale Pineider.
Nel film anche le musiche originali di Brunori Sas. “È una commedia che rappresenta anche la famiglia che è un’illusione contro una realtà che si frammenta. La cosa bella è vivere il reale e non aggrapparsi alle illusioni”.
“Sembra un film triste e malinconico, ma attraverso il dolore arriva alla conclusione che dirsi addio quando è il momento, non cancellando il passato e ricordando le cose belle che sono successe, è la cosa migliore perché proprio grazie all’addio forse ogni personaggio avrà una vita migliore”, conclude il regista.