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Il Re, seconda stagione - Luca Zingaretti in una scena - Foto Andrea Pirrello
(Cinematografo/Adnkronos) - Torna con una seconda stagione Il Re, il prison drama originale di Sky con Luca Zingaretti nei panni di Bruno Testori, direttore del carcere San Michele. Stavolta Testori è dall'altra parte della barricata, ovvero dietro le sbarre della sua stessa prigione che fa da sfondo claustrofobico alla serie in otto episodi, prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco, diretta da Giuseppe Gagliardi. La seconda stagione – dal 12 aprile su Sky e in streaming su NOW – è scritta da Alessandro Fabbri, Peppe Fiore e Federico Gnesini ed è girata anche nel carcere Le Nuove di Torino, città dove domani ci sarà l'anteprima.
"Nella prima stagione finivamo col tonfo dolorosissimo del protagonista: il monarca assoluto che aveva governato con metodi discutibili il carcere si ritrova in una cella buia con i suoi fedelissimi trasferiti e con tutta la popolazione carceraria che vuole fargli la pelle - spiega Zingaretti - A un certo punto arriva in carcere un signore (il capo dei servizi segreti, ndr) che gli propone di rimetterlo in sella. E se prima cadi da cavallo e poi ti rimettono in sella, qualche domanda te la fai", aggiunge l'attore romano dicendosi "molto soddisfatto di questa seconda stagione", il cui fine "non è denunciare la situazione delle carceri italiane ma raccontare una realtà costretta, con lo stesso meccanismo di alcuni reality".
E del suo personaggio dice: "Non credo sia un cattivo, non mi sono mai posto il problema di giudicarlo quanto piuttosto di analizzarlo. Testori è uno che si è perso spesso nel suo cammino, ma ha un suo senso etico e il suo agire non è volto alla ricerca di un benessere personale, anzi. Da attore che lo interpreta non posso non provare un senso di empatia e simpatia per lui perché quello che gli succede è molto umano". Quanto alla possibilità di una terza stagione de 'Il Re', Zingaretti spiega: "Non lo so, al momento non se ne parla. Mi sono divertito, ho amato il personaggio e i colleghi e secondo me ci starebbe, ma al momento non se n'è parlato".
Accanto a Zingaretti tornano Isabella Ragonese nei panni di Sonia Massini, comandante delle guardie penitenziarie ("Sonia è un'Amleta, un personaggio shakespeariano che vive nel dubbio. Lei ha un'immensa ammirazione per Testori ma anche la paura di diventare come lui"), Anna Bonaiuto nei panni del magistrato che indaga su Testori, Barbora Bobulova, che interpreta l'ex moglie di Testori, Thomas Trabacchi, nel ruolo del magistrato Vito Mancuso detenuto nel carcere ("un uomo potente che perde improvvisamente il potere e dà un po' di mistero al ruolo: sembra una vittima ma forse non lo è..."), Caterina Shulha che sarà Claudia Agosti, l’avvocata di Mancuso ("un personaggio molto coraggioso che sfida lo stereotipo di una donna che può essere carina e brava allo stesso tempo e riesce a tenere testa anche a Bruno Testori") e Stefano Dionisi nei panni di un detenuto del carcere che diventerà presto amico di Testori.