L’inizio del teaser di Superman riflette gran parte della poetica di James Gunn. Il supereroe è sdraiato in mezzo alla neve, inerme, con un rivolo di sangue che gli esce dalla bocca. Poco dopo una “nuvola” bianca in movimento si avvicina rapidamente. È Krypto, il supercane al quale il protagonista sussurra le uniche parole dei due minuti e venti di video: «Take me home».

C’è tutto quanto potevamo aspettarci dal nuovo Co-CEO dei DC Studios. L’elemento fumettistico, ma anche quell’assaggio di umanità e violenza che da sempre abitano il suo cinema. James Gunn presenta il suo Superman come un ritorno a casa, per sé e per gli spettatori: «Volevo che si percepisse l’essenza del supereroe con cui sono cresciuto e che ho amato alla follia. È un film di fantascienza che, pur con i suoi momenti cupi, è ottimista».

È indubbio che per la DC si tratti di un nuovo inizio. Se è vero che l’era Gunn è già cominciata con Suicide Squad e Peacemaker, è anche realistico ritenere Superman il vero punto di partenza. Stiamo parlando del supereroe che, con Batman e Wonder Woman, ha un ruolo centrale nell’universo e che negli ultimi anni è mancato. Una responsabilità non indifferente che James, insieme al suo fido collaboratore e produttore Peter Safran, ha affrontato cercando di bilanciare gli aspetti classici del personaggio con elementi più contemporanei. «Superman è uno dei personaggi più famosi al mondo e ognuno ha la sua idea di come dovrebbero essere il suo costume, la sua morale e i suoi poteri. Per me è stato paradossale lavorare alla sceneggiatura perché, al giorno d’oggi, i suoi caratteri più tradizionali come l’onestà e la bontà sono la cosa più alternativa e trasgressiva».

La sintesi tra passato e presente si concretizza nella musica di John Murphy che riprende e rielabora il tema di John Williams che ha reso iconici i film con Christopher Reeve. «Non ci saranno canzoni, ma solo una colonna sonora. Con John abbiamo iniziato a lavorarci e a scambiarci opinioni prima ancora che terminassi di scrivere la sceneggiatura».

Il ritorno a casa lo si percepisce in modo netto anche dall’estetica, che si rifà alla Silver Age, e dai numerosi personaggi che compaiono nel teaser: Mr Terrific, Metamorpho e ovviamente Lex Luthor, interpretato da un inedito e calvo Nicholas Hoult. «Lui incarna l’anima fantascientifica del film – spiega Gunn – è intimidatorio, cattivo ed è una sorta di scienziato pazzo. Tuttavia, le sue azioni non sono immotivate, ha le proprie ragioni». La principale ispirazione, già nota, è All Star Superman, ma come sottolinea più volte in conferenza il regista, la trama segue altri sentieri e si concentra sulle relazioni tra i tre protagonisti: Superman, Lois e Lex.

David Corenswet è Superman
David Corenswet è Superman

David Corenswet è Superman

((instagram/jamesgunn))

Clark Kent e Lois Lane sono i personaggi più ricorrenti nel trailer. Nonostante non venga mai mostrato uno scambio di battute tra i due, la chimica che li lega - e che James assicura sarà uno dei fil rouge del film – è evidente. «Non è scontato che si crei un’alchimia tra gli attori. Quando abbiamo fatto l'audizione per il ruolo di Superman e Lois avevamo tre candidati per ciascuna parte. David Corenswet (House of Cards, Hollywood) e Rachel Brosnahan (La fantastica signora Maisel) insieme nella stessa stanza creavano un'elettricità palpabile. Mi hanno dato le stesse sensazioni di una commedia romantica degli anni Trenta. Sembravano Clark Gable e Claudette Colbert in Accadde una notte» rivela Gunn.

Tra le novità e le cose “mai viste” in un film di Superman ci sarà l’aspetto umano e vulnerabile del supereroe. Sia per quanto riguarda il mondo esterno - «rimarrete stupiti da quanto il giornalismo e la professione di Lois e Clark avranno un ruolo importante nella trama» - sia per quello interno. Come si vede all’inizio del teaser, ci troveremo difronte a un protagonista in pericolo: «Mostrare Superman ferito è qualcosa di inedito. In fin dei conti il film racconta la storia di un uomo con poteri alieni che deve affrontare anche ostacoli interiori e psicologici».

Il suo lato “poco alieno” lo si percepisce anche dai colori accesi e dalla naturalezza del costume: privo di “finti” muscoli scolpiti e pensato per «un eroe che vuole essere amato dai bambini e che non deve incutere paura». Oltre al tono epico, nei due minuti traspare quel senso di speranza nel quale e per cui il supereroe DC è stato creato. Questo è anche il messaggio sociale e politico che James Gunn vuole trasmettere: «In un mondo polarizzato, in cui tutto è bianco o nero, la mia speranza è che Superman riesca a renderci uniti attraverso il suo codice di valori in cui penso la maggior parte della gente si riconosca».

Un po’ come riesce a fare Krypto nel video, quando salva il nostro supereroe. Difficile non empatizzare. Ma occhio, perché James ha pronto lo spoiler: «Non è un cane così bravo come può sembrare nel trailer». Il nove luglio 2025 capiremo meglio perché.