Il Gattopardo ovvero “la più grande avventura di Netflix in Italia”: così Tinny Andreatta (vicepresidente per i contenuti italiani della piattaforma) presenta la nuova serie evento in arrivo dal 5 marzo e prodotta da Indiana Production e Moonage Pictures. Sei episodi tratti dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Una sfida per il nostro Paese – continua Andreatta – e un’eccellenza globale. Una serie sontuosa ed emozionante, che cattura l’attualità di un classico. L’ampia dimensione seriale permette di sviluppare la saga familiare, approfondendo i rapporti tra il patriarca, un principe che testimonia la transizione tra passato e presente, e i suoi figli, dando luce e valori a personaggi che nel romanzo sono meno presenti”.

Un nuovo adattamento dopo quello epocale di Luchino Visconti: “Volevamo fare una serie epica su una famiglia aristocratica – spiega Fabrizio Donvito (produttore e co-ceo Indiana Production) – nel solco di Downton Abbey e The Crown. I diritti del romanzo erano liberi ma abbiamo vinto la gara sulla base di una visione, superando gli esami dell’erede di Tomasi di Lampedusa e della Feltrinelli”.

Il Gattopardo. Benedetta Porcaroli as Concetta in episode 102 of Il Gattopardo. Cr. Caterina Zavaglia/Netflix © 2024
Il Gattopardo. Benedetta Porcaroli as Concetta in episode 102 of Il Gattopardo. Cr. Caterina Zavaglia/Netflix © 2024
Il Gattopardo. Benedetta Porcaroli as Concetta in episode 102 of Il Gattopardo. Cr. Caterina Zavaglia/Netflix © 2024 (CATERINA ZAVAGLIA/NETFLIX)

Ad occuparsi della trasposizione di un caposaldo dell’italianità, due britannici: Richard Warlow come creatore e sceneggiatore, insieme a Benji Walters (“È una cosa che capita una sola volta nella vita”), e Tom Shankland alla regia di quattro episodi su sei (gli altri due sono diretti da Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti): “Mio padre insegnava italiano e passavamo un sacco di tempo in Italia, ho un rapporto mistico con un romanzo fondamentale per capire la Sicilia. È la storia di una famiglia che prova a sopravvivere al cambiamento della rivoluzione”.

A chi contesta che l’adattamento sia stato affidato a stranieri, Andreatta sottolinea come la visione di Warlow e Shankland fosse “la migliore” e l’unica che garantisse una “produzione visionaria all’altezza del testo”. E sul confronto con Visconti è netta: “Ogni lettura è unica, Umberto Eco diceva che ‘tradurre è sempre tradire’. Sono passati tanti anni, il romanzo resta attuale e da lì siamo ripartiti: la serialità è una ricchezza, offre possibilità di sviluppare psicologie e lavorare tra le righe e i non detti”.

Una rilettura che ha dato centralità a una figura femminile più laterale: Concetta, figlia del Principe di Salina, interpretata da Benedetta Porcaroli: “È un personaggio senza un vero sviluppo, ne ho immaginato la complessità. E il forte legame con il padre, un superuomo verso cui prova un amore incondizionato: è un po’ il suo contraltare, hanno un dialogo alla pari. Ma ho dovuto immaginare per lei un futuro che non fosse già deciso da altri, qualcosa di impensabile per l’epoca”.

Il Gattopardo. (L to R) Saul Nanni as Tancredi, Deva Cassel as Angelica in episode 104 of Il Gattopardo. Cr. Lucia Iuorio/Netflix © 2025
Il Gattopardo. (L to R) Saul Nanni as Tancredi, Deva Cassel as Angelica in episode 104 of Il Gattopardo. Cr. Lucia Iuorio/Netflix © 2025
Il Gattopardo. (L to R) Saul Nanni as Tancredi, Deva Cassel as Angelica in episode 104 of Il Gattopardo. Cr. Lucia Iuorio/Netflix © 2025 (LUCIA IUORIO/NETFLIX)

A dare vita al Principe di Salina, Kim Rossi Stuart: “Per me è stato un triplo salto mortale: lui è mastodontico, superbo, forte; io mi percepisco esile, fragile, insicuro. Ma il Gattopardo è un intellettuale sopraffino con cospicue fragilità, mi ha trascinato emotivamente”. Completano il cast Deva Cassel nel ruolo di Angelica Sedara (“È piena di sfumature, ha paura che qualcuno infranga la sua sensibilità nascosta”) e Saul Nanni come Tancredi Falconeri (“Un personaggio che scoppia di vita”), anche loro “lontani” dal film di Visconti (“Claudia Cardinale è nome sacro e intoccabile – dice Cassel – ma ho preferito riscoprire la storia con gli autori”).

Nel cast anche Paolo Calabresi (Pirrone), Francesco Colella (Sedara), Astrid Meloni (Maria Stella), Francesco Di Leva (Russo). Chissà perché c’è un po’ di reticenza sul budget: “È quello giusto per l’ambizione di un progetto all’insegna dell'eccellenza” dice Andreatta (spoiler: secondo la Direzione Generale Cinema e audiovisivo, il costo complessivo di produzione è di 44.983.542,00 euro).