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Valerio Mastandrea in C'è ancora domani (foto di Claudio Iannone)
La discussione sul cinema italiano rischia sempre di essere surreale. È spesso “morto”, talmente spesso che ti chiedi: ma quando è risorto per poter morire per l’ennesima volta?
Proviamo però ad analizzare qualche dato, partendo dagli ultimi film usciti e dai loro risultati. Iniziamo dal fenomeno C’è ancora domani, che in due settimane ha superato i 7 milioni, con un andamento che rende chiaro come sia diventato un film amatissimo e con un passaparola che non si vedeva da… Perfetti sconosciuti? Il paragone non è esagerato e anche se quel risultato (17 milioni) non è raggiungibile, ci troviamo di fronte a quello che diventerà il maggior incasso di questi ultimi tre anni.
Intanto, in un panorama in cui il film era molto complesso e non semplice da promuovere, si segnala una partenza buona per Comandante, che in sette giorni è già arrivato a 1,7 milioni. Qui, ovviamente, sarà fondamentale capire la tenuta rispetto a un esordio così importante.
A proposito di tenuta, come valutare (se non dicendo che è straordinaria) quella di Io capitano? Aveva aperto il primo weekend a 380.351 euro, ma adesso ha appena superato i 4 milioni, con un moltiplicatore quindi superiore a 10, una cifra inaudita.
Rimangono invece una certezza i Me contro Te, nonostante troppo spesso vengano denigrati e sottovalutati. Poi però arrivano in sala facendo sempre il loro risultato e sempre sopra i 4 milioni (questo ultimo Vacanze in Transilvania dovrebbe chiudere a 4,5).
Ed è naturale aspettarsi dati importanti da altri film italiani nei prossimi mesi, a partire da quello che dovrebbe essere il primatista delle feste (almeno sul versante tricolore), ossia il nuovo prodotto con Ficarra & Picone Santocielo, ricordandoci che l’ultima volta che erano andati in sala con un film tutto loro (Il primo natale) avevano superato i 15 milioni di incasso.
Tutto bene insomma? Ovviamente no, perché ci sono ancora questioni da risolvere e non di poco conto.
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