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Dwayne Johnson in The Smashing Machine
C’è anche Marty Supreme nel listino di I Wonder Pictures, svelato oggi alla 47a edizione delle Giornate Professionali di Cinema. Il film sarà nelle nostre sale a Natale 2025 ma le foto “rubate” dal set circolano sul web già da qualche settimana. Potere della star Timothée Chalamet, ma anche di quella “coolness” che caratterizza i titoli di A24, la casa dell’indie americano che ha scelto proprio I Wonder Pictures come partner d’elezione nel nostro Paese. Le due realtà, infatti, hanno stretto un accordo di ferro, forte dei risultati raggiunti nelle scorse stagioni da film come Everything Everywhere All at Once (acquisito prima del boom Oscar), The Whale (più di 3 milioni al botteghino) e La zona d’interesse (quasi 5 milioni).
A partire dal 2025, I Wonder Pictures distribuirà in Italia dieci film di A24: “Una collaborazione fondata sulla costruzione di nuovi immaginari e di un nuovo pubblico a livello mondiale” spiega Andrea Romeo, CEO di I Wonder Pictures. Che su Marty Supreme non trattiene l’entusiasmo: “È un film geniale sull’ottimismo, con il ritorno di Gwyneth Paltrow e Fran Drescher e la prima regia in solitaria di Josh Safdie”. Ma nel listino della casa c’è anche il debutto solista dell’altro fratello Safdie, Benny: The Smashing Machine, sempre compreso nel pacchetto di A24, vede Dwayne Johnson, cioè The Rock, alla sua prima esperienza “d’autore”, nel ruolo del leggendario lottatore Mark Kerr. “È il nuovo Rocky” promette Romeo, che gioca continuamente su questo piano evocativo: The Legend of Ochi, previsto per il 6 marzo, è “il nuovo ET” perché “ogni generazione ha diritto ai film spielberghiani”, mentre Death of a Unicorn, con Paul Rudd e Jenna Ortega come padre e figlia, è “il nuovo Jurassic Park, ma con gli unicorni al posto dei dinosauri”.
“Un war movie alla Kubrick nell’Iraq del 2006 unito all’escape movie”: così Romeo parla di Warfare, ritorno di Alex Garland (che co-dirige con Ray Mendoza, vero Navy Seal) con una pletora di rising star (Charles Melton, Joseph Quinn, Kit Connor, Cosmo Jarvis, Will Poulter, Finn Bennett, Noah Centineo: “Unisce tutte le fanbase possibili”). E se Opus dell’esordiente Mark Anthony Green cavalca l’onda horror parlando di musica pop e sette religiose, il western contemporaneo Eddington ci consegna il primo Ari Aster lontano dall’horror e con un cast all star (Joaquin Phoenix, Emma Stone, Pedro Pascal, Austin Butler).
Ma non c’è solo la partnership con A24: I Wonder Pictures resta concentrata sulle proposte europee di qualità, in primis Noi e loro con cui Vincent Lindon ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia (l’uscita è posizionata a febbraio, periodo in cui l’attore presenterà il film in Italia e riceverà una Laurea ad Honorem alla IULM). E poi The End, girato da Joshua Oppenheimer in Sicilia e interpretato da Tilda Swinton, George MacKay, Michael Shannon e Moses Ingram (“Un musical visionario alla fine del mondo” spiega Romeo, che lo lancia come film estivo della casa dal 12 giugno).
Nella line up anche la commedia finlandese 100 litri di birra di Teemu Nikki, Mon Inséparable di Anne-Sophie Bailly con Laure Calamy, Woman of… di Margorzata Szumowska, Michal Englert passato a Venezia 2023, Julie Keeps Quiet di Leonardo Van Dijl, L’arte di essere felici di Stefan Liberski con Camille Cottin e Benoit Poelvoorde, Il tempo sospeso di Olivier Assayas in concorso all’ultima Berlinale. E per Natale c’è il romantico Le occasioni dell’amore di Stéphane Brizé con Guillaume Canet e Alba Rohwracher.
L’intenzione è confermare il trend positivo testimoniato da The Substance, che in un mese ha incassato 2 milioni e mezzo nonostante un numero non esorbitante di sale: “Un successo che abbiamo costruito insieme agli esercenti – dice Romeo – e che è diventato virale: i contenuti generati dagli utenti su quel film hanno superato le 42 milioni di visualizzazioni. Nel 2017, i nostri film incassarono poco più di un milione in un anno. L’anno scorso siamo arrivati a più di 10 milioni. Vuol dire che abbiamo una crescita del 60% ogni anno. L’obiettivo è crescere sempre di più”.