“Questa è una vera festa internazionale del pubblico e questa è la caratteristica principale di questo festival”. Così Salvatore Nastasi, il nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma, alla conferenza stampa di presentazione della diciannovesima edizione del Rome Film Fest che si terrà dal 16 al 27 ottobre nella Capitale.

Sarà una festa “trasversale che spazierà dalle serie ai lungometraggi e ai documentari, molto variegata e aperta con un modello simile a quello dei festival di Berlino e Londra”, prosegue Nastasi. Per cui in cartellone i premi alla carriera a Viggo Mortensen e Johnny Depp: “due attori diversi, ma con tanti tratti in comune tra cui il fatto di essere passati dietro la macchina da presa, entrambi alla loro seconda regia, il primo con I morti non fanno male e il secondo con Modi con Riccardo Scamarcio”, come sottolinea la direttrice artistica della Festa di Roma Paola Malanga che poi ha illustrato il vasto programma composto da diciotto film in concorso provenienti da ventinove paesi diversi, tra cui quattro film italiani e otto world premiere.

“Ci sono tanti fili rossi, mi piace immaginare questa festa come un arazzo con tanti percorsi- prosegue Paola Malanga-. Questo è un festival urbano, è una festa. Si svolge in una grande città, in una megalopolis come direbbe Coppola (ndr. in preapertura in collaborazione con Alice nella città). Quindi è inevitabile che l’offerta sia ricca e si mantenga tale perché deve andare incontro agli spettatori più diversi. Noi lottiamo affinché le sale si possano riempire. Il compito di una festa è anche questo ovvero incoraggiare gli spettatori ad andare in sala che rimane il luogo più bello per godere il cinema”.

Salvatore Nastasi (foto di Giovanni Galati)
Salvatore Nastasi (foto di Giovanni Galati)

Salvatore Nastasi (foto di Giovanni Galati)

E Salvatore Nastasi: “L’identità della Festa di Roma è chiara, si è trasformata varie volte, è stato introdotto il concorso, ma ora è una vera festa internazionale del pubblico. La festa del cinema è unica. E lo dimostrano i numeri: come pubblico sono stati raggiunti 100mila spettatori e 200mila con le arene estive. Paola Malanga e il mio predecessore Gianluca Farinelli hanno puntato molto sulle produzioni indipendenti. L’obiettivo futuro è iniziare le arene estive prima così che il festival sia il corollario di tutto e non l’inizio. Oggi è il 20 settembre e Sophia Loren compie novant’anni, è una bellissima coincidenza e penso che questa cosa ci porterà molta fortuna”.

E sul budget dice: “Abbiamo 8 milioni e mezzo di budget per 100 titoli in tutta la città. Ci tengo a segnalarlo perché festival analoghi hanno budget molto più ampi e festival più piccoli superano i 30 milioni di euro. Questo è un dato che fa riflettere. Ora è facile dire che avremo bisogno di più risorse, ma è altrettanto facile comprendere l’enorme sforzo organizzativo che c’è dietro questa manifestazione”.

E infine sugli sponsor: “Ringrazio tutti gli sponsor, ma non può esistere che una banca come Bnl, che ci sostiene da anni, ci dia un sesto, un settimo rispetto a 19 anni fa. E questo vale anche per gli altri. Ormai è un’abitudine chiedere di più con meno. Noi invece aspiriamo al massimo”. Poi ironizza: “Adesso Bnl si arrabbierà…ma nel caso troveremo un’altra banca”.