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Shōgun, Hacks e Baby Reindeer sono i trionfatori della 76a edizione degli Emmy Awards.
Shōgun, adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà un secolo, consolida il risultato conseguito ai Creative Arts Emmy Awards (la cerimonia dedicata ai premi tecnici e artistici, tenutasi tra il 7 e l’8 settembre: ne aveva vinti 14) e, con 18 statuette complessive (serie drammatica, attore, attrice e regia in una serie drammatica) segna il record di vittorie in una sola edizione battendo la miniserie John Adams, che nel 2008 ne ottenne 13.
Hacks, giunta alla sua terza stagione e incentrata su una stand up comedian, batte la seconda stagione di The Bear, miglior comedy in carica (ma nel reparto interpreti vince la serie ambientata nel ristorante, con le vittorie di Jeremy Allen White, Ebon Moss-Bachrach e Liza Colón-Zayas).
Tra le miniserie, Baby Reindeer, la miniserie in cui Richard Gadd racconta un caso di stalking che l’ha coinvolto personalmente, spicca con quattro premi. Riconoscimenti anche per Jodie Foster (è la prima interprete in assoluto premiata per True Detective) e Ripley (miglior regia per una miniserie).
Ecco tutti i vincitori.
miglior serie comedy
- Hacks (Max)
miglior serie drammatica
- Shōgun (FX)
miglior serie antologica o miniserie
- Baby Reindeer (Netflix)
miglior tv movie
- Quiz Lady (Hulu)
miglior attore in una serie comedy
- Jeremy Allen White – The Bear (FX)
miglior attrice in una serie comedy
- Jean Smart – Hacks (Max)
miglior attore in una serie drammatica
- Hiroyuki Sanada – Shōgun (FX)
miglior attrice in una serie drammatica
- Anna Sawai – Shōgun (FX)
miglior attore in una serie antologica o una miniserie
- Richard Gadd – Baby Reindeer (Netflix)
miglior attrice in una serie antologica o una miniserie
- Jodie Foster – True Detective: Night Country (HBO)
miglior attore non protagonista in una serie comedy
- Ebon Moss-Bachrach – The Bear (FX)
miglior attrice non protagonista in una serie comedy
- Liza Colón-Zayas – The Bear (FX)
miglior attore non protagonista in una serie drammatica
- Billy Crudup – The Morning Show (Apple TV+)
miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
- Elizabeth Debicki – The Crown (Netflix)
miglior attore non protagonista in una serie antologica o una miniserie
- Lamorne Morris – Fargo (FX)
miglior attrice non protagonista in una serie antologica o una miniserie
- Jessica Gunning – Baby Reindeer (Netflix)
Miglior regista di una serie comedy
- The Bear: "Fishes" – Christopher Storer (FX)
miglior regista di una serie drammatica
- Shōgun: "Crimson Sky" – Frederick E. O. Toye (FX)
miglior regista di una serie antologica o una miniserie
- Ripley – Steven Zaillian (Netflix)
miglior sceneggiatura di una serie comedy
- Hacks: "Bulletproof" – Lucia Aniello, Paul W. Downs, Jen Statsky (Max)
miglior sceneggiatura di una serie drammatica
- Slow Horses: "Negotiating with Tigers" – Will Smith (Apple TV+)
miglior sceneggiatura di una serie antologica o una miniserie
- Baby Reindeer – Richard Gadd (Netflix)
miglior serie animata
- Blue Eye Samurai: "The Tale of the Ronin and the Bride" (Netflix)
miglior serie no-fiction
- Beckham (Netflix)
miglior special no-fiction
- Jim Henson Idea Man (Disney+)
miglior attore ospite in una serie comedy
- Jon Bernthal – The Bear (FX)
miglior attrice ospite in una serie comedy
- Jamie Lee Curtis – The Bear (FX)
miglior attore ospite in una serie drammatica
- Néstor Carbonell – Shōgun (FX)
miglior attrice ospite in una serie drammatica
- Michaela Coel – Mr. & Mrs. Smith (Prime Video)