“La vita è ciclica quindi a un certo punto finisce tutto. Nel frattempo vivo e zompetto come se avessi otto anni”.

Così Elodie alla presentazione di Gioco pericoloso, al cinema dal 13 marzo, film di cui è protagonista insieme a Adriano Giannini e Eduardo Scarpetta.

Diretto da Lucio Pellegrini, da un soggetto scritto da lui stesso insieme a Elisa Fuksas, e prodotto da Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky, il film è un thriller su tre personaggi in profonda crisi, ovvero la ballerina Giada (Elodie), lo scrittore alla ricerca di una nuova storia da raccontare Carlo (Giannini) e un giovane artista deciso ad affermarsi nel mondo dell’arte contemporanea di nome Peter Drago (Scarpetta). L’incontro, tra il Circeo e Sabaudia, tra i tre porterà a galla degli indicibili segreti. Nel cast anche Elena Lietti, Tea Falco e Iaia Forte.

“Dopo tante serie tv (tra queste Il Miracolo e Carosello Carosone, ndr) desideravo da tempo tornare a fare un film - racconta il regista -. E ho voluto lavorare sul genere provando a fare un thriller. Con Elisa (Fuksas, che nella vita è sua moglie, ndr) ci siamo anche un po’ ispirati ai fatti della nostra vita: c’era infatti un suo ex che un periodo ci perseguitava. Abbiamo riflettuto su temi pericolosi e di tensione e su fino a che punto una situazione del genere possa essere accettabile. Abbiamo voluto raccontare il mondo dell’arte e un personaggio velleitario che viene dal di fuori a disturbare”.

“Mi ero anche dimenticata di aver scritto questo soggetto - commenta Elisa Fuksas -. Per me la manipolazione è una dannazione. È un tema che mi ossessiona. Ho tentato di fare una cosa insieme alla persona che amo, all’epoca si chiamava Performance. Ho scritto anche un libro su questi temi, uscito recentemente”.

A proposito del suo personaggio Elodie dice: “È stato interessante interpretare una donna così complessa, potente e forte. Ho subito accettato questo ruolo con grande entusiasmo.
Ho cercato di entrare in empatia con lei. È una donna che ha chiaro cosa vuole e ci arriva attraverso gli altri. Spesso siamo manipolati o manipoliamo per ottenere qualcosa”.

E sul cinema (qui alla sua seconda interpretazione dopo il suo esordio nel film Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa) dice: “Il cinema mi piace fin da quando sono piccola. Mi dà la possibilità di crescere e di sperimentare. È vitale. Spero di diventare completa anche attraverso il lavoro, dunque attraverso il cinema e la musica”.

Mentre sulle scene ‘hot’ da lei interpretate in questo film commenta: “Siamo nel 2025 quindi mio padre non ci rimarrà male. Io comunque faccio sesso nella mia vita. Certo, c’è dell’imbarazzo. Non voglio fare la splendida. Ma credo che sia sano”.

Eduardo Scarpetta e Adriano Giannini in Gioco pericoloso - Foto Lucia Iuorio
Eduardo Scarpetta e Adriano Giannini in Gioco pericoloso - Foto Lucia Iuorio

Eduardo Scarpetta e Adriano Giannini in Gioco pericoloso - Foto Lucia Iuorio

Eduardo Scarpetta poi racconta: “Questo è un progetto nato quattro anni fa, poi per vari impegni lo abbiamo realizzato lo scorso anno. Il thriller è uno dei miei generi preferiti e in Italia viene trattato poco e niente. Mi auguro che siamo riusciti a restituire un’ansia crescente e tanta adrenalina. E che il mio personaggio, che è un po’ la benzina di tutto, sia riuscito in questo scopo”.
Un tratto che contraddistingue i tre protagonisti (Adriano Giannini non era presente alla conferenza stampa perché impegnato sul set) è sicuramente la crisi personale e creativa che vivono in quel momento.
“Credo nelle crisi. Senza il litigio tra Eduardo De Filippo e Peppino e di conseguenza senza la loro separazione poi non ci sarebbero stati poi tanti bellissimi altri lavori. Spesso quando due persone si lasciano poi rinascono”, commenta Scarpetta. Ed Elodie conclude: “Io sono in crisi costante con me stessa. Mi odio e mi amo. Le crisi sono naturali. Poi bisogna superarle. È giusto che esistano. La crisi è rinascita”.