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Elie Grappe (foto di Stefano Micozzi)
“È un grande onore essere qui” così Elie Grappe presenta Olga, sua opera prima, al Cinema Nuovo Aquilone insieme all’attrice protagonista Anastasia Budiashkina, in collegamento dalla Svizzera.
Il film si concentra sull’identità lacerata della protagonista, costretta ad emigrare per seguire il suo percorso sportivo, ma legata a una nazione che sta attraversando una fase critica. Una condizione che nelle parole del regista rispecchia la situazione ucraina: “L’idea del film nasce nel 2016 appena finiti gli studi in Svizzera, dall’incontro con una violinista ucraina che aveva lasciato il Paese poco prima della rivoluzione di piazza Maidan. Da lì, traducendo la situazione in ambito sportivo, è venuto lo spunto di unire la storia di una passione personale con gli avvenimenti storici di una nazione”.
Inevitabile il riferimento alla situazione attuale: “Il film è frutto di un lavoro di sei anni: in quel periodo ho studiato e conosciuto la storia e la cultura ucraina. È uscito nelle sale a novembre 2021, prima dell’invasione russa. Un notizia che ha sconvolto tutti noi. Il film lavora nella storia del Paese, visto che la situazione attuale è figlia dell’Euromaidan. Spero che possa non solo spiegare il passato, ma aiutare a capire il presente. Soprattutto a ricordarci che dietro le immagini che vediamo da più di un anno ci sono delle persone e delle sofferenze reali”.
Vicenda che tocca da vicino Anastasia Budia, ucraina che ha vissuto i bombardamenti su Karkiv: “È una situazione molto difficile e dolorosa. Ogni giorno di più. Spero che il film possa aprire gli occhi a chi non crede alla situazione ucraina”.
“L’ho incontrata per la prima volta a Berna – racconta Grappe pensando al primo incontro con Anastasia – dove stava gareggiando con la nazionale ucraina. Sono andato poi a Kiev dove si allenava e l’ho trovata bloccata in un esercizio che non riusciva a svolgere. Era così presa dal tentativo di superarlo che mi ha impressionato, mi ha impressionato vedere la determinazione in una persona così giovane. Spesso l’adolescenza è descritta come un periodo molto leggero, ma in realtà è anche una stagione di passione, dove l’identità e il corpo cambiano.”
Al momento Grappe sta scrivendo un soggetto per un nuovo film basato sulla storia di un’evasione avvenuta nel 1934 dalla prigione per adolescenti sull’isola Belle-Ile-en-mer in Bretagna.