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Sandra Hüller in Anatomia di una caduta di Justine Triet
Successo agli Efa per Anatomia di una caduta di Justine Triet. Dopo la Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes, sbanca gli Oscar europei dove si aggiudica i premi principali: film, regista, attrice (Sandra Hüller, candidata nella stessa categoria anche per The Zone of Interest di Jonathan Glazer) e premio università europea. Ciononostante la Francia ha deciso di non candidarlo per farsi rappresentare nella corsa ai prossimi Academy Awards, preferendogli La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng.
Tra i pretendenti al miglior film c’era per l’Italia Io capitano di Matteo Garrone, rimasto a mani vuote. Nulla da fare anche per Green Border di Agnieszka Holland e Foglie al vento di Aki Kaurismaki.
L’unico riconoscimento all’Italia arriva dalla scenografia, con Emita Frigato premiata per La Chimera di Alice Rohrwacher. Che schierava anche l'inglese Josh O'Connor per il premio al miglior interprete, andato invece a Mads Mikkelsen con il western The Promised Land di Nikolaj Arcel, vincitore anche nella cinquina dei costumi. Tra i film d’animazione, dove eravamo presenti con Mary e lo spirito di mezzanotte di Enzo d’Alò e Linda e il pollo di Chiara Malta, vittoria scontata di Robot Dreams di Pablo Berger.
Miglior documentario è l’estone Smoke Sauna Sisterhood . L'European Fipresci Discovery va invece al film spagnolo 20.000 specie di api di Estibaliz Urresola Solaguren, già Orso Argento a Berlino. Premi alla carriera per l'ungherese Béla Tarr e l'attrice britannica Vanessa Redgrave.