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Michael Gambon in Harry Potter e il calice di fuoco © WARNER BROS
È morto Sir Michael Gambon. Lo annunciano la moglie e il figlio. Era ricoverato in ospedale a causa di una polmonite. Non recitava dal 2019 per problemi legati alla perdita della memoria. Il grande attore irlandese aveva 82 anni.
Nato a Dublino il 19 ottobre 1940, Gambon fu uno dei primi membri del Royal National Theatre, fondato nel 1963 da Laurence Olivier. Grande interprete shakespeariano, è apparso in moltissimi allestimenti di opere come Otello, Amleto, Macbeth e Coriolano. Gambon è stato nominato a tredici Olivier Awards (il premio intitolato al suo mentore), vincendo tre volte per L’opera del seduttore (1985), Uno sguardo dal ponte (1987) e Man of the Moment (1990). Grazie al primo ruolo a Broadway, nella commedia Skylight di David Hare, ha ottenuto la candidatura al Tony Award come miglior attore in uno spettacolo teatrale. Gambon ha vinto anche due London Evening Standard Theatre e due London Critics Circle Theatre Award ed è stato insignito dell'onorificenza di Knight Bachelor dalla Regina Elisabetta II.
Nel 1965, Gambon appare per la prima volta sul grande schermo, ricoprendo tre ruolo nell’Otello diretto proprio da Olivier. Successivamente lo troviamo in Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante di Peter Greenaway (1989), Toys – Giocattoli di Barry Levinson (1992), Mary Reilly di Stephen Frears (1996), Insider – Dietro la verità di Michael Mann (1999), Il mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton (1999), Gosford Park di Robert Altman (2001).
Nel 2004 sostituisce il compianto Richard Harris nel ruolo di Albus Silente, preside di Hogwarts, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban di Alfonso Cuarón (2004): interpreta il personaggio in tutti i film della saga, fino all’ultimo I doni della morte di David Yates (2011). Con l’ingaggio nella saga, Gambon intensifica la sua attività cinematografica, spesso in parti da comprimario di lusso: partecipa a Terra di confine – Open Range di Kevin Costner (2003), Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson (2004), The Good Shepherd – L’ombra del potere di Robert De Niro (2006), Il discorso del re di Tom Hooper (2010), Quartet di Dustin Hoffman (2012), Vittoria e Abdul di Stephen Frears (2017), La mia vita con John F. Donovan di Xavier Dolan (2018), Judy di Rupert Goold (2019) e come doppiatore dei due film con Paddington di Paul King (2014 e 2017).
Attivo anche in televisione, dal 1968 al 1970 è stato regular della serie The Borderers e, nel 1986, ha vinto il BAFTA televisivo come protagonista della miniserie The Singing Detective (1986). Tra il 1992 e il 1993 interpreta il commissario Maigret in dodici tv movie. Ha vinto altri tre BAFTA per Wives and Daughters (2000), Longitude (2001) e Perfect Strangers (2002). Nel 2002 è il presidente Lyndon B. Johnson in Path to War – L’altro Vietnam, con cui viene candidato a Golden Globe e Emmy, premio, quest’ultimo, a cui viene nominato anche nel 2010 come miglior attore non protagonista in una miniserie per Emma. Lo ritroviamo con Dustin Hoffman nella controversa serie HBO Luck (2012) e, negli ultimi anni, nelle miniserie Il seggio vacante da JK Rowling (2015), Fearless (2016) e Piccole donne (2017).
Pilota per passione, Gambon ha partecipato alla prima edizione del programma della BBC Top Gear: ha eseguito un giro in pista con la Suzuki Liana finendo quasi per cappottare l’auto con la sua guida spericolata. L’episodio ha impressionato così tanto che, da allora, l’ultima curva della pista di prova Top Gear è stata chiamata “Gambon Corner” o semplicemente “Gambon” in suo onore.
Nel 1962 ha sposato Anne Miller, da cui ha avuto un figlio, Fergus, nato nel 1964. I due si sono separati quando lui ha iniziato una relazione con l'arredatrice di scena Philippa Hart, conosciuta sul set di Gosford Park e dalla quale ha avuto due figli, Tom (2007) e Will (2009).