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Gene Hackman in Pronti a morire
Gene Hackman, uno dei più grandi attori del Novecento, e sua moglie, la pianista Betsy Arakawa, sono stati trovati morti nella loro casa a Santa Fe. Vincitore di due premi Oscar come protagonista per Il braccio violento della legge di William Friedkin (1971) e come non protagonista per Gli spietati di Clint Eastwood (1992), Hackman aveva 95 anni. Tra i suoi film anche Lo spaventapasseri di Jerry Schatzberg (1973, Palma d’Oro al Festival di Cannes), La conversazione di Francis Ford Coppola (1974, altra Palma d’Oro), Bersaglio di notte di Arthur Penn (1975), Superman di Richard Donner (1978, nel ruolo di Lex Luthor), Un’altra donna di Woody Allen (1988), Il socio di Sydney Pollack (1993), Pronti a morire di Sam Raimi (1995), Potere assoluto di Eastwood (1996), I Tenenbaum di Wes Anderson (2001).
Figlio di Eugene e Lyda Hackman, cresce a Dundville, Illinois, dove il padre lavora come giornalista per un quotidiano locale, il Commercial News. A sedici anni va via di casa e si arruola nel corpo dei marines. Presta servizio in Giappone, a Shanghai e alle Hawai e dopo tre anni si congeda. Dopo il congedo frequenta il corso di giornalismo all'Università dell'Illinois e la School of Radio Technique e finiti gli studi inizia a lavorare per diverse emittenti locali.
A 30 anni decide di tentare la carriera di attore e si iscrive ai corsi di arte drammatica della Pasadena Playhouse in California. Nella sua classe c'è un altro studente destinato a diventare famoso, Dustin Hoffman. Esiste un aneddoto secondo il quale i due avrebbero fatto un'imitazione di Marlon Brando venendo poi classificati entrambi come poco credibili successori. Finita la scuola si trasferisce a New York e inizia a lavorare in diverse produzioni off-Broadway e a fare piccole apparizioni in film e serial televisivi. Intanto per mantenersi fa vari lavori come l'autista di camion, il traslocatore e il cameriere.
Nel 1964 arriva la grande occasione con un ruolo da protagonista a Broadway nello spettacolo Any Wednesday, che gli procura ottime critiche e soprattutto una piccola parte nel film Lilith di Robert Rossen, accanto a Warren Beatty. È lo stesso Beatty che in seguito lo segnala ad Arthur Penn per il ruolo di Buck Barrow, fratello del leggendario Clyde Barrow in Gangster Story (1967) e Hackman è talmente bravo che ottiene una nomination per l'Oscar.
Fino alla fine degli anni '60 recita in diversi film sempre come spalla di attori del calibro di Robert Redford e Burt Lancaster, poi, nel 1971 è la volta di Il braccio violento della legge di William Friedkin, dove interpreta la parte del poliziotto Jimmy 'Popeye' Doyle che gli fa guadagnare la statuetta come miglior attore protagonista. Dotato di una forte personalità dà vita nel corso della sua carriera ad una serie di personaggi virili e spesso negativi, senza però disdegnare l'incursione in ruoli comici e satirici.
Nel 1989 riceve un Orso d'argento al Festival di Berlino per l'interpretazione del duro razzista Anderson in Mississipi Burning di Alan Parker e più volte è stato candidato all'Oscar, ottenendone un secondo nel 1992 come miglior attore non protagonista per il personaggio dello sceriffo Little Bill Daggett in Gli spietati di Clint Eastwood. Nel 2004, dopo la commedia Due candidati per una poltrona, si ritira dal mondo della recitazione.