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Francesco Valdiserri nel disegno realizzato da Paolo Virzì
“Rocio Espinoza Romero è il nome della mamma morta ieri a Milano, mentre attraversava le strisce pedonali. È un nome che dimenticheremo presto, perché così accade purtroppo con tutte le vittime degli incidenti stradali. Il nome di Francesco invece lo ricordiamo di più perché in sua memoria stiamo facendo molte cose”.
Luca Valdiserri – giornalista del Corriere della Sera - introduce così la presentazione della seconda edizione di #24FrameAlSecondo (“Destinazione amore – i sentimenti all’epoca della Generazione Z”), concorso di cortometraggi riservato a giovani cineasti nati a partire dal 1/1/2000.
Organizzato dalla famiglia Valdiserri/Di Caro e dall’Associazione Culturale Controchiave, in collaborazione con Corriere della Sera e Università la Sapienza di Roma, #24FrameAlSecondo è sostenuto da Regione Lazio e Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, con il patrocinio di Municipio VIII Roma, ANICA e Nastri d’Argento. L’evento è gemellato con la rassegna La Settima Arte Cinema e Industria di Rimini, Youth Fest di Dominio Pubblico (XII edizione, la Direzione Artistica Partecipata formata da under 25), Fondazione Tetrabondi Onlus, Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus: “Siamo stati scelti dalle persone in primo luogo perché si è sviluppato un rapporto di forti amicizie, non c’è mai stata la volontà di trasformare una cosa bella in uno spettacolo. E tutti i gemellaggi in essere nascono da questa logica”, spiega ancora Valdisseri, che insieme alla moglie, Paola Di Caro, anche lei giornalista del Corriere della Sera, tiene vivo il ricordo del figlio Francesco – investito e ucciso nella notte tra il 19 e il 20 ottobre del 2022 sulla Cristoforo Colombo, a Roma, mentre era sul marciapiede – attraverso molteplici iniziative, concerti e rassegne, proprio per continuare ad alimentare le due più grandi passioni del figlio, la musica (Francesco era il frontman della band Origami Smiles) e il cinema, attraverso le quali dare voce alle aspirazioni delle generazioni più giovani.
Dopo il successo della prima edizione, per questa seconda edizione di #24FrameAlSecondo la presidente di giuria sarà Paola Cortellesi (lo scorso anno fu Paolo Virzì): l’attrice e regista guiderà la giuria formata da critici cinematografici, giovani attori, un professore della Sapienza, rappresentanti di Controchiave e della famiglia Valdiserri/Di Caro.
Il concorso si svilupperà in tre “semifinali” allo spazio WeGil (14 marzo, 28 marzo, 9 aprile 2025) e nella finale dell’8 maggio 2025 presso la sala Petrassi dell’Auditorium “Ennio Morricone” di Roma. Nell’occasione saranno consegnati anche i Premi di Laurea patrocinati da Corriere della Sera e Università la Sapienza di Roma per le migliori tesi in ambito MLS (Musica, Letteratura, Spettacolo) a cui hanno partecipato studenti di tutte le Università di Roma e del Lazio. I cortometraggi potranno essere inviati sulla piattaforma FilmFreeway o inviando un link Vimeo privato insieme al numero di tracciamento dell’invio a questi indirizzi e-mail: info@controchiave.it - lvaldiserri@rcs.it - ventiquattroframealsecondo@gmail.com.
“La Regione Lazio è orgogliosa di sostenere questa seconda edizione di #24FrameAlSecondo. Il governo regionale è molto attento alla produzione cinematografica, per la sua importanza culturale ed economica”, si legge in una nota del presidente della Regione Francesco Rocca.
“Il cinema e l'audiovisivo sono una grande opportunità per parlare con il cuore e con il cervello. Francesco ci permette di dire a questi ragazzi di venire fuori con la propria anima”, dice Lorenza Lei, presidente del dipartimento Cinema della Regione Lazio, mentre Arianna Punzi, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza, porta “l'abbraccio di tutto l'ateneo perché Francesco in questi due anni è stato figlio, fratello, amico di tutti noi. Istituire questo premio è stato un modo di farlo vivere attraverso la scrittura, l'abbiamo sempre sentito quando abbiamo letto queste tesi e abbiamo compreso quanto le sue passioni siano di grande stimolo per tutti quelli che sarebbero stati i suoi compagni di strada, che poi in fondo lo sono ancora. L'arte e la bellezza ci consolano e consentono ai nostri giovani di esprimersi”.
Fiorenza Sarzanini, vice-direttore del Corriere della Sera e amica di Luca Valdiserri e Paola Di Caro, ricorda come ancora adesso “interpretiamo grazie a tutti coloro che amano Francesco quello che sarebbe piaciuto a lui, e tutto questo serve a dare un'opportunità a tutti questi ragazzi che vogliono esprimersi”. Mentre da cronista di cinema per Il Corriere della Sera, Stefania Ulivi racconta di quanto sia rimasta colpita, l’anno scorso, “nel vedere in ogni corto – oltre alla freschezza e all’abilità tecnica – l’evidenza delle passioni di Francesco, la musica e il cinema, e quanto queste finiscano sempre per rivelarsi una questione collettiva, tanto nel momento della creazione quanto poi nella successiva condivisione”.
Amedeo Ciaccheri, Presidente Municipio VIII di Roma, ricorda invece quanto “di fronte alle cose drammatiche l'emotività potrebbe essere un boomerang, dove non tutti i semi poi riescono a crescere. Invece l'ostinazione che era anche di Francesco e che Luca e Paola stanno traducendo per tutti noi ha fatto sì che questo progetto non solo sia nato ma stia anche crescendo. Un festival aperto, slegato da certi formalismi che spesso anche il mondo della cultura vive come dei vincoli: se non ci facciamo condizionare dalla dimensione ipertrofica dell'emotività e proviamo a prenderci un momento di riflessione sulle cose che ci accadono, anche una piccola idea può germogliare”.
Quest'anno un premio speciale verrà attribuito in gemellaggio con l’associazione Tetrabondi Onlus per i cortometraggi sul tema “L’amore come cura”: “Ci siamo conosciuti con una forma diversa di dolore”, dice Valentina Perniciaro, mamma di Sirio, bambino tetraplegico: “Abbiamo fondato questo piccolo ente di terzo settore per distruggere lo stigma sui corpi non conformi. Sono orgogliosa che ci sia un premio speciale per tutto questo mondo che ha il diritto di essere rappresentato, questi sgangherati che non hanno mai potuto essere parte attiva della società. Insieme costruiamo un’inclusività universale”.
Il concorso di cortometraggi sarà affiancato poi da una rassegna di film d’autore che si svolgerà presso l’Associazione Controchiave di Roma, curata da Marcello Ribustini e Luca Valdiserri: “Operiamo sul territorio da più di 30 anni ma non avevamo mai fatto nulla del genere”, dice Ribustini, che aggiunge: “Abbiamo pensato che fosse indispensabile dare il nostro contributo a tutto questo, perché quello che ha fatto la famiglia di Francesco è stato, ed è, trasformare un dolore personale in qualcosa che aiutasse gli altri. Il tema di quest'anno è la crescita e per questo abbiamo pensato di intrecciare le opere di grandi registi con quelle di giovani alle prime armi. La differenza è solo nei mezzi, perché la passione, lo sguardo è presente in entrambe le tipologie di opere”.