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Demi Moore a Cannes 77 - Foto Karen Di Paola
"È stata un'esperienza molto provante, abbiamo dovuto confrontarci spesso su quello che stavamo cercando di realizzare, non è stato semplice".
Demi Moore, 61 anni, arriva sulla Croisette dove è protagonista, in concorso alla 77ma edizione di Cannes, dell'opera seconda di Coralie Fargeat, The Substance, un body-horror travolgente ed esplicito che mette al centro della narrazione la vecchia gloria di Hollywood, Elisabeth Sparks: conduttrice di una trasmissione di aerobica per il Morning Show, viene licenziata dopo aver superato i 50 anni. Subito il colpo, qualche giorno dopo la donna risponde all'annuncio di un misterioso siero sperimentale di ringiovanimento noto come "la Sostanza".
"Mi sono sentita vulnerabile, è vero, ma la crudezza richiesta dal film era necessaria per raccontare la storia in questo modo", dice ancora l'attrice, che in alcune scene è ripresa in nudi integrali.
Mostrare poi la violenza in maniera così esplicita era "l'unico modo per poter raccontare la violenza che quotidianamente alcune donne infliggono a loro stesse per rispettare alcuni canoni imposti dalla società", dice invece la regista, Coralie Fargeat, in lizza per la Palma d'Oro (sarebbe la terza regista francese nel giro di 4 edizioni a vincerla, dopo Julia Ducournau con Titane, 2021, e Justine Triet con Anatomia di una caduta, 2023), che aggiunge: "Questo è un film che ragiona sulla violenza, emotiva e fisica, che gli uomini infliggono alle donne e che le donne finiscono per infliggere a loro stesse, nel perseguimento di ideali irrealistici di bellezza".
Nel caso specifico, Dennis Quaid - che dedica la sua performance alla memoria di Ray Liotta, attore che avrebbe dovuto interpretare questo ruolo, poi morto nel maggio 2022 prima dell'inizio delle riprese - veste i panni di Harvey, il producer del canale che si libera di Elisabeth senza troppi fronzoli: "Molto semplicemente interpreto il ruolo di uno stronzo", dice senza mezzi termini l'attore, che aggiunge: "Anche se interpretarli è sempre molto divertente. Coralie Fargeat non odia gli uomini, odia gli stronzi".
Tornando invece alle difficoltà incontrate durante la lavorazione del film, Demi Moore - alla quale va riconosciuto un coraggio non banale per essersi rimessa in gioco in maniera così plateale - si sofferma su quanto anche Margaret Qualley, che nel racconto interpreta Sue, l'altra da sé più giovane e bella, sia stata indispensabile per metterla a proprio agio: "Mi sono sentita al sicuro con lei, eravamo quasi sempre vicine, nude, e siamo riuscite ad avere anche qualche momento di leggerezza scherzando su quanto fossero assurde certe situazioni, la nostra fiducia reciproca cresceva di giorno in giorno".