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il cast di Io capitano
00:11
Piera Detassis consegna il David per il miglior film a Io capitano. Ricapitoliamo. Il film di Matteo Garrone torna a casa con sette premi: film, regia, produzione, fotografia, montaggio, suono, effetti visivi. C’è ancora domani, vincitore annunciato, deve accontentarsi di sei statuette per esordio, attrice (Paola Cortellesi), attrice non protagonista (Emanuela Fanelli), sceneggiatura originale, David Giovani, David dello Spettatore). Incetta di tecnici per Rapito (sceneggiatura non originale, scenografia, costumi, trucco, acconciatura). Palazzina Laf vince in tre categorie: attore (Michele Riondino), attore non protagonista (Elio Germano) e canzone originale (Diodato). Miglior colonna sonora a Adagio.
00:07
Isabella Rossellini consegna il David per il miglior film internazionale a Justine Triet per Anatomia di una caduta. Si spertica in lodi per Rossellini, Alice Rohwracher (“Una cineasta grandissima, La chimera è l’opposto del mio film”), Michelangelo Antonioni e Monica Vitti: “Non ho mai voluto fare cinema per proteggermi”.
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Margherita Giusti ritira il David per il miglior cortometraggio per The Meatseller. Documentario d’animazione, tra i produttori c’è Luca Guadagnino.
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Andrea Delogu consegna il David per il miglior suono a Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri e Gianni Pallotto per Io capitano.
23:59
Biggio al Teatro 18 per consegnare il David per i migliori effetti visivi a Laurent Creusot e Massimo Cipollina per Io capitano.
23:54
David per il miglior produttore a Archimede, Rai Cinema, Pathe e Tarantula per Io capitano.
23:52
Sul palco i David Rivelazione Italiane – Italian Rising Stars: Cecilia Bertozzi, Domenico Cuomo, Fotinì Peluso, Leonardo Maltese, Michele Eburnea e Yile Vianello.
23:36
Elena Sofia Ricci consegna il David per la miglior regia a Matteo Garrone per Io capitano. Nono David per lui, il quarto come miglior regista (l’ha già vinto per Gomorra, Il racconto dei racconti e Dogman) alla pari con Mario Monicelli, Marco Bellocchio e Giuseppe Tornatore (il recordman resta di Francesco Rosi, a quota sei). Porta sul palco Seydou Sarr e Moustapha Fall, interpreti del film. Lascia la parola a Mamadou Kouassi, sopravvissuto a un viaggio in mare: “Questo film parla del sogno, ringraziamo le ONG che ogni giorno salvano vite, le associazioni che costruiscono ponti per dare dignità alle persone. Basta morti in Palestina”.
23:32
David per il miglior compositore ai Subsonica per Adagio.
23:28
Federico Ielapi consegna il David Giovani a C’è ancora domani. Quinta vittoria per il film, sesto David per Paola Cortellesi, quinto nella serata (ha già ricevuto quelli per esordio, sceneggiatura, attrice, David dello Spettatore): è la persona più premiata della storia in una sola edizione dai tempi di Roberto Benigni (cinque David personali per La vita è bella).
23:23
Momento In Memoriam con Irama che canta Ovunque sarai.
23:20
David per la miglior acconciatura a Alberta Giuliani per Rapito.
23:19
David per il miglior trucco a Enrico Iacoponi per Rapito. Non c’è.
23:10
David alla Carriera a Milena Vukotic. 89 anni e un’emozione enorme: “La vita qualche volta ci fa qualche dono eccezionale. Dedico questo dono a mia madre e a mio padre che mi hanno sempre permesso di vivere il mio sogno, di esprimermi con la parola e con la danza. E a mio marito Alfredo Baldi, uno storico del cinema: tutti i giorni o quasi condividiamo il grande amore per il cinema. Non posso fare a meno di pensare a Federico Fellini, che proprio in questo Teatro 5 ha reso immortale il cinema italiano”. Frecciatina (quasi settant’anni dopo) a Renato Castellani: “Al mio primo provino mi disse che non potevo fare questo lavoro, perché non ero né bella come la Lollobrigida né carismatica come la Magnani. Mi piace essere fermata dalla gente per Fantozzi: essere amati non dà mai fastidio”.
23:08
David per il miglior documentario a Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone. Quinto David in carriera per il regista, la dedica è ovviamente per Massimo Troisi.
23:01
Eleonora Giorgi consegna il David per il miglior attore protagonista a Michele Riondino per Palazzina Laf. Primo David e quarta candidatura. Curiosità: Giorgi ha diretto il debutto di Riondino. “A Taranto siamo cresciuti con l’idea che non c’era alternativa alla fabbrica: il cinema è arrivato anche lì, dà ricchezza e posti di lavoro”.
22:57
LA sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni sul palco per rilanciare l’iniziativa Cinema Revolution, in programma dal 9 giugno al 19 settembre: il biglietto per i film europei sarà a 3,50 euro.
22:49
Omaggio a Marcello Mastroianni nell’anno dei suoi cento anni e a Sophia Loren che a settembre ne compie novanta: Malika Ayane canta What a Wonderful World, la coreografia di Luca Tommassini cita i film della coppia.
22:44
David per il miglior montaggio a Marco Spoletini per Io capitano. Secondo premio per il film di Matteo Garrone. Terza vittoria per il montatore (gli altri due vinti sempre con Garrone: Gomorra a Dogman)
22:39
Biggio al cosiddetto “Teatro del futuro” per consegnare il David per il miglior autore della fotografia a Paolo Carnera per Io capitano. Prima vittoria alla settima candidatura.
22:33
Anna Foglietta consegna il David per la miglior attrice protagonista a Paola Cortellesi per C’è ancora domani. È evidentemente la sua serata: quinto David in carriera per lei, quarto per il film. “Anticipo i commenti: è tutto un magna magna, sempre le solite facce. Ringrazio la regista che mi ha raccomandato, chi mi ha dato la possibilità di fare questo film come volevo. In questo caso ringrazio tutto il cast”.
22:28
Giorgia consegna il David per la miglior canzone originale a La mia terra di Diodato per Palazzina Laf. Secondo David e terza candidatura per il cantautore. Ringrazia Riondino, l’etichetta discografica, la famiglia. La dedica è per Taranto, “città che soffre ma che è bella nonostante tutto”, ai tarantini “che hanno lottato e non ci sono più e credono in un futuro diverso”.
22:22
Paolo Sorrentino consegna il David per il miglior esordio alla regia a Paola Cortellesi per C’è ancora domani. Quarto David in carriera per lei, che ringrazia i colleghi di candidatura: “Ho fatto il mio esordio alle porte della menopausa: da una parte c’ho una certa età, dall’altra auspico che gli esordienti giovani abbiano sempre sostegno per continuare a raccontare nuove storie”.
22:17
David per la miglior sceneggiatura non originale a Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli per Rapito. Per lui è l’ottavo su ventotto, per lei il secondo su sette. Bellocchio trionfale nell’understatement: “Non ho preparato assolutamente niente, sono anziano, ho già delle battute che ho detto per altre circostante: sono contento, l’età mi rende moderatamente soddisfatto, se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto. Sono felice per Susanna. Spero di avere la mente a posto ancora per qualche anno per fare altri film”. Emozionata Nicchiarelli: “I miei genitori mi hanno insegnato l’importanza del pensiero critico. Mentre scrivevamo questo film, ho pensato sempre ai miei figli”.
22:06
Le clip di Top Gun, Fuga di mezzanotte, Flashdance e American Gigolo introducono Giorgio Moroder, David alla Carriera. Da Ortisei alla conquista del mondo: “Take My Breath Away è forse la mia preferita. Il suono del futuro? L’ho già fatto: è il synth. Per me questo David vale come l’Oscar”. Giorgia canta I Feel Love: “È la migliore versione di questa canzone che abbia mai sentito” benedice l’autore.
22:05
Conti on fire contro Ballo: “Per noi spostare alcuni premi sui set era una ricchezza: volevamo far vedere il lavoro dietro le quinte”.
21:59
David per i migliori costumi a Sergio Ballo e Daria Calvelli per Rapito. J’accuse di Ballo: “Avrei voluto essere in sala insieme ai nostri colleghi. Il nostro lavoro viene visto come quello delle vetriniste e dei domestici”. Lo diciamo? Diciamolo: siamo d’accordo con lui. Poi si prende parecchi minuti per parlare di sionismo, guerra, olocausto, antisemitismo.
21:54
Alcuni premi vengono consegnati in altri studi. Fabrizio Biggio è al Teatro 14, dove si trovano i set permanenti di Cinecittà (un carcere, un cortile condominiale degli anni Cinquanta), e consegna il David per la miglior scenografia a Andrea Castorina e Valeria Vecellio per Rapito.
21:45
È il momento del David Speciale a Vincenzo Mollica. Standing ovation in platea. Per la prima volta il riconoscimento va a un cronista dello spettacolo. Il grande giornalista emozionato e a ruota libera: “Dedico il premio a mia moglie, a mia figlia e a Lello Bersani che mi ha insegnato tante cose. Quando andò in pensione mi lasciò in eredità la sua agenda: copiai tutti i numeri, vivi e morti, non si sa mai! Se la mattina non ti svegli curioso, è un casino. Spesso assistiamo a persone che riempiono le domande di narcisismo: bisogna saper ascoltare, capire le risposte e raccontarle. Se la signora cecità dovesse andare via, vorrei rivedere mia moglie e mia figlia”.
21:39
Stefano Fresi consegna il David per la miglior sceneggiatura originale a Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi per C’è ancora domani. Terzo David della serata per il film, terzo in carriera per Cortellesi. “Questo tema era lì e aveva bisogno di essere raccontato” dice Calenda.
21:33
Claudia Gerini consegna il David per il miglior attore non protagonista a Elio Germano per Palazzina Laf. Quinto David su dieci candidature per l’attore, che chiama sul palco il regista e l’interprete Michele Riondino: “Questo film è stato una lotta, tante persone ci hanno raccontato le loro palazzine Laf che si vergognavano di raccontare"
21:27
Nicolas Maupas consegna il David per la miglior attrice non protagonista a Emanuela Fanelli per C’è ancora domani. È al secondo premio consecutivo: fa battute, si commuove, ringrazia Cortellesi (“Questo film è così grande perché l’hai fatto tu”).
21:23
Consegna del David dello Spettatore, già annunciato, a C’è ancora domani. Lo ritira Paola Cortellesi, che chiama sul palco il cast: “Ho preparato un discorso: questo premio è l’unica certezza di questa serata. Ringrazio chi mi ha permesso di muovermi in libertà con questa bizzarra storia in bianco e nero con le percosse e i balletti. Rifiuto l’idea che il pubblico sia una massa indistinta di estranei in cerca di semplificazioni: gli spettatori siamo noi. Ringrazio il signore di Torino che si è riconosciuto in uno di quei bambini che ‘andava di là’, ringrazio la signora di Genova che mi ha detto di essere stata come Delia ”.
21:20
Sul palco Carlo Conti, habitué della cerimonia. Alessia Marcuzzi in platea che fa un po’ di name-dropping (“Pierfrancesco, Alba”) per coinvolgere il nostro star system (che di solito, in questi contesti, non è che si impegni molto a fingersi felice di esserci). Momento cult con Moretti: “Nanni!!! Io sono di Casal Palocco!”. Lui collabora.
Si parte. Con una coreografia – strano ma vero – dedicata a Federico Fellini. D’altronde siamo a Cinecittà. Mahmood canta Tuta Gold. D’altronde il David di Donatello è d’oro, no?