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il cast de Le otto montagne (foto di Karen Di Paola)
Alla fine è pareggio. E vincono tutti. Il David di Donatello per il miglior film va a Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, che porta a casa anche le statuette per la fotografia, il suono e la sceneggiatura non originale.
Il miglior regista è Marco Bellocchio per Esterno notte: il film ottiene anche il David per il miglior attore (Fabrizio Gifuni, memorabile Aldo Moro), il montaggio e il trucco.
Quattro allori anche per La stranezza di Roberto Andò, che riceve il David per la produzione (come ignorare l’alleanza tra Medusa e Rai Cinema?), la sceneggiatura originale, la scenografia e i costumi.
Due premi per Settembre (esordio e attrice protagonista, Barbara Ronchi), Siccità (Emanuela Fanelli come miglior attrice non protagonista ed effetti visivi) e L’ombra di Caravaggio (acconciatura e David Giovani), uno per Nostalgia (Francesco Di Leva miglior attore non protagonista), Il pataffio (le musiche di Stefano Bollani) e Ti mangio il cuore (la canzone di Elodie). A mani vuote Il signore delle formiche, che partiva con undici candidature.
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Il David per il miglior film va a Le otto montagne. Quarto riconoscimento per il film, a pari merito con Esterno notte e La stranezza. Molto emozionato il regista Felix van Groeningen: “Sembrava assurdo che due belgi facessero un film in Italia sulle Alpi”. Non trova le parole Charlotte Vandermeersh. Alessandro Borghi: “Fare questo film un regalo incredibile per la mia vita, meraviglioso incontrare Felix, Charlotte e Paolo Cognetti e condividere questa cosa con mio fratello, Luca Marinelli”. Marinelli: “Felix e Charlotte sono due anime gigantesche”.
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Il miglior film internazionale è The Fabelmans di Steven Spielberg.
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Sul palco Piera Detassis, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano e direttrice artistica dei premi. “Bello sentire che ci sono molti primi premi: vuol dire che il nostro lavoro sta facendo emergere nuovi talenti”.
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Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella riceve il David per il miglior cortometraggio. “Lo dedico a Francesca Manieri e Gianni Amelio, il primo a dirmi che sono un regista: non lo dimenticherò mai”.
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A L’ombra di Caravaggio il David Giovani. Non ci crede nemmeno Michele Placido, regista del film: “Sono confuso, emozionato. Il maestro Bellocchio che mi ha insegnato a stare davanti e dietro la macchina da presa. Gifuni ha fatto un bellissimo discorso che onora il cinema e il teatro. Senza Federica Vincenti non avrei potuto fare il film”.
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Miglior suono a Le otto montagne. Alessandro Palmerini (fonico della presa diretta) ricorda Federico Savina, oggi scomparso. Terzo riconoscimento per il film.
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Il premio per i migliori effetti visivi va a Marco Geracitano per Siccità.
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Il David per il miglior produttore va a Angelo Barbagallo per BIBI Film, Attilio De Razza per Tramp Limited, con Medusa Film e Rai Cinema per La stranezza. Quarto premio per il film. Barbagallo: “Mi sento bene, è come se parlassimo tutti l’esperanto della passione per il cinema che ci fa amare tra noi. La lezione di questo film è la testimonianza di una passione”. De Razza: “Due su due (il primo lo prese per Indivisibili, ndr). Ringrazio Medusa e Rai Cinema che hanno accettato questa novità”. Letta (Medusa): “Abbiamo fatto una stranezza, siamo due concorrenti che si sono messi insieme per fare un bellissimo film”. Del Brocco (Rai): “Unendo le forze si fanno bellissimi film, ringrazio tutte le persone che sono andate in sala in questi anni così difficili e gli esercenti che hanno lottato”.
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Miglior truccatore è Enrico Iacoponi per Esterno notte. Settima candidatura e primo David. Per il film è il quarto riconoscimento della serata.
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Il David per il miglior compositore va a Stefano Bollani per Il pataffio. Primo riconoscimento per lui. “Lo dedico alla luce della mia vita, al mio buon esempio di tutti i giorni: mia moglie, Valentina Cenni”.
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Momento in memoriam. Matteo Bocelli canta e suona Love of My Life.
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Miglior regia a Marco Bellocchio per Esterno notte. Per il maestro è l’ennesima statuetta: “Non me l’aspettavo ma lo accetto! A una certa età si diventa saggi, io spero di avere ancora tanto tempo per fare delle cose belle. Sono anche moderatamente emozionato. Ringrazio tutti coloro che sanno che li ringrazierei”.
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Miglior sceneggiatura non originale a Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersh per Le otto montagne, tratto dal romanzo di Paolo Cognetti. Parla lei: “Che gioia grande lavorare insieme su questa storia. Il nostro film è matrimonio d’amore tra Italia e Belgio, la testimonianza del potere di una collaborazione che supera i confini: assieme siamo europei e cittadini del mondo”.
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Enrico Vanzina riceve il David Speciale. Lo presenta un montaggio dei film più iconici scritti con il compianto fratello Carlo. “Dedico il premio a mio padre e a una generazione che ha riportato il buonumore in questo Paese. La commedia all’italiana è il nostro genere più importante: ha raccontato chi siamo. Sono fiero di appartenere a una famiglia che ha creato una fetta di immaginario collettivo. Sono fiero di essere il figlio di Steno e il fratello di Carlo. E ringrazio anche Alberto Lattuada e Goffredo Lombardo che sono stati i primi a credere in me, Carol Levi che mi voleva tanto bene, mia madre che non voleva facessi il cinema, mia moglie perché non si è mai impicciata di cinema ma mi ha insegnato il senso della vita”.
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Il David per il miglior montaggio va a Francesca Calvelli e Claudio Misantoni per Esterno notte. Per lei è il terzo premio, per lui il primo.
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Miglior acconciatura a Desirée Corridoni per L’ombra di Caravaggio.
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Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini a Il cerchio di Sophie Chiarello. “Ringrazio la scuola italiana che ha accolto questo progetto e l’ha custodito dalla prima alla quinta elementare: lo dedico ai bambini perché possano trovare liberamente la propria identità”.
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Omaggio a Gina Lollobrigida, scomparsa a gennaio. Annuncio di una mostra a Roma per ricordarla.
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Miglior canzone originale è Proiettili (Ti mangio il cuore) di Elodie, Elisa Toffoli e Joan Thiele per Ti mangio il cuore. Elodie in gran spolvero: “Sono sorpresa, di solito non vinco mai”.
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Miglior attore protagonista è Fabrizio Gifuni per Esterno notte. “Il cinema italiano deve essere grato a Marco Bellocchio. Luigi, Alessandro, Luca hanno fatto bellissime interpretazioni, non solo quest’anno. Valentino e Salvo sono stati fantastici. Ringrazio la mia lentezza e la mia fragilità, il gioco e l’immaginazione che sono gli antidoti a questo tempi così decadenti. Ringrazio Giuseppe Bertolucci, Davide Manuli, Claudio Caligari, Antonio Capuano perché mi hanno insegnato l’indipendenza e la libertà creativa svincolata dalle logiche del profitto. E Sonia che è una grande artista e le mie figlie. Lo voglio dedicare a mio padre che non c’è più ma forse ha visto Esterno notte da qualche piattaforma stellare”.
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David Speciale a Isabella Rossellini. “Papà e mamma erano meravigliosi: buffi, allegri, con una grande passione per il cinema. Ho cercato di seguirli. Richard Avidon diceva che non c’è bellezza senza emozioni. Nella mia fattoria ho razze in via di estinzione, quelle che l’industria non vuole più: lo faccio per preservare la biodiversità”. Il premio glielo consegna Matt Dillon: “Abbiamo fatto un film insieme, lei lo rese migliore”.
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Miglior autore della fotografia a Ruben Impens per Le otto montagne. Lo ritira il regista Felix van Groeningen: “Lavoriamo insieme da venti anni, sono molto contento per lui”.
22:41
Miglior attrice protagonista è Barbara Ronchi per Settembre. Questo è un David a sorpresa: supera la concorrenza delle più quotate Penélope Cruz e Margherita Buy. “Mi viene da piangere. Ringrazio la casting director del film e Giulia Louise Steigerwalt che mi ha dato fiducia. Un onore assistere allo sbocciare di una regista. Voglio dare il mio totale sostegno ad Amleta. E lo dedico al mio compagno e a mio figlio che sta a casa: amore, mamma ha vinto il David!”.
22:37
Ricordo di Anna Magnani a cinquant’anni dalla morte. Noemi, al piano, canta Com’è bello fa’ l’amore quanno è sera. Curiosità: la cantante è laureata in critica cinematografica e televisiva.
22:27
Il premio per la miglior sceneggiatura originale va a Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso per La stranezza. Secondo David per Andò, sesto per Chiti, quarto per Gaudioso. Il regista: “Ricevere questo premio per un film sui fantasmi di chi scrive, e come si incarnano nella comunità, è molto gratificante: è stato un lavoro felice”. Chiti: “Coniugare teatro e cinema mi dà allegria e mi commuove”.
22:18
David alla carriera a Marina Cicogna, prima produttrice del cinema europeo, premio Oscar per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. “In questo periodo sono abbastanza malata, vedo film su molti dispositivi, ma il piacere di vederne uno in sala non ha pari. So che molte sale si stanno rinnovando: andiamoci. Questo premio appartiene al mio passato. Il regista migliore con cui ho lavorato? Elio Petri. Che peccato averlo perso così giovane. Il cinema l’ho sempre fatto in libertà”.
22:16
Il David per i migliori costumi va a Maria Rita Barbera per La stranezza. Primo premio su cinque candidature per la costumista.
22:11
Il David per il miglior esordio alla regia va a Giulia Louise Steigerwalt per Settembre. “Matteo Rovere è un grande compagno di lavoro e di vita. Avevo questo film nel cassetto da tredici anni: prima o poi ci si riesce a realizzare il proprio sogno”. Rovere, marito della regista e produttore del film, in lacrime in platea.
22:07
È il momento del David dello Spettatore al film più visto della stagione: Il grande giorno di Massimo Venier. Per Aldo, Giovanni e Giacomo è il primo David in carriera. Sul palco tutto il cast ma manca Giovanni Storti.
22:02
Miglior attore non protagonista è Francesco Di Leva per Nostalgia. “Maggio è proprio un mese fortunato: scudetto del Napoli, compleanno di mio figlio e primo David di Donatello. Ringrazio Mario Martone che mi segue da venticinque anni: ciò che facciamo a San Giovanni a Teduccio, con i ragazzi del nostro teatro, è frutto del suo insegnamento. In realtà questo premio va a due persone: a me e a Pierfrancesco Favino, senza il quale non sarei qui”.
21:59
Il David di Donatello per la miglior scenografia va a Giada Calabria e Loredana Raffi per La stranezza.
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Miglior attrice non protagonista è Emanuela Fanelli per Siccità. “Grazie a Paolo Virzì: mi ha visto in uno sketch in cui prendevo in giro i film sulla periferia romana e ha trovato in me qualcosa che non immaginavo. Ringrazio anche Giovanni Benincasa e Valerio Lundini. Il mio personaggio non si sente amato, io invece sono molto amata: ringrazio i miei genitori, i miei amici… Sembro il prete di Viaggi di nozze. I miei cari sono sul divano con le magliette con su scritto Fanelli di Donatello”.
21:51
Entra Matilde Gioli, co-conduttrice: “Ai giovani dico: create, scrivete, componete, soffermatevi sui dettagli e raccontateli. Sarebbe bello far esplodere qualcosa di bellissimo”.
21:44
Si parte. “La storia dei David di Donatello è la storia del nostro Paese” dice Carlo Conti, maestro di cerimonia. Sul palco Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura: “Esercizio in sofferenza, quest’estate investiremo 20 milioni per promuovere cinema in sala. Festa del cinema a giugno e settembre con biglietto a 3,50 euro”. Collegamento con il Cinema Victoria di Modena.