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Cortina Express - Foto Azzurra Primavera
Christan De Sica è la costante, Lillo Petrolo è la new entry per questo cinepanettone 2.0, anche detto “cinenatalone”.
Diretto da Eros Puglielli, scritto da Tommaso Renzoni in collaborazione con lo stesso Puglielli, e interpretato non solo dai due sopra citati, ma anche da Isabella Ferrari, Paolo Calabresi e Francesco Bruni, Cortina express uscirà nelle sale il 23 dicembre distribuito da Medusa in più di 450 copie.
Un ritorno al mitico genere del cinepanettone? “Più che altro un omaggio affettuoso”, risponde il regista, che poi precisa: “Quello è un genere che non si può né ignorare, né rifare. Abbiamo qui deciso di prendere una traiettoria più avventurosa virando verso la spy comedy degli anni sessanta, un piccolo cambiamento di asse, cosa che ci ha permesso di ripercorrere il racconto cinematografico in modo diverso”.
Per cui protagonisti sono un viveur (De Sica) che tenta di salvare il nipote (Bruni) da un matrimonio disastroso, Dino Doni (ovvero Lillo) un cantante fallito che nessuno conosce alla ricerca dell’amore di sua figlia e infine una discografica (Ferrari) alle prese con il rischio di fallimento e un marito un po’ ignavo (Marco Marzocca).
“Non ci sono le solite corna, ma è stato innestato una sorta di thriller. Questo è il mio ventiduesimo film di Natale. Prima c’è stata un’unione magica con Boldi, poi con Verdone, e ora ho trovato una grande alchimia con Lillo e non è una cosa scontata”, dice Christian De Sica. E Lillo: “Anche io ho sentito una grande sintonia con Christian, un attore che ha grandi tempi comici. Entrambi avevamo voglia di lavorare insieme. Qui c’è anche molta della comicità che piace a me, le slapstick comedy, un po’ di Peter Sellers e di John Belushi”.
Mentre Isabella Ferrari dice: “Non ho esitato a fare questo film natalizio. Da tempo volevo fare una commedia e poi anche il ruolo della donna qui è diverso da quello dei cinepanettoni: c’è una donna che non è una preda, ma con una mente e un po’ stratega che deve risolvere i propri problemi finanziari”.
E ancora De Sica: “Sono stato anche contento di essere tornato a recitare dopo quarant’anni con Isabella Ferrari, che ha iniziato con me in Sapore di mare. Recentemente ho interpretato il film di Virzì, e ho vinto un Nastro d’argento con i Limoni d’inverno. Erano due film duri. Avevo voglia di tornare a fare un film per le famiglie e per la sala, non per le piattaforme. Eros Puglielli ha dato una ventata di freschezza. Io non rinnego i cinepanettoni che mi hanno dato la notorietà, ma questo film per me è un film di Natale che ha una marcia in più”.
Ne esce fuori un cinepanettone meno volgare, con poche Dolomiti (“Ci sono molti negozi del paese e poche montagne, ma la produzione. la casa di produzione è la Be Water Film, è stata fatta a maggio, quindi non c’era neve, c’erano i fiorellini ormai, anche nel primo Vacanze di Natale di Vanzina usammo il cotone ovunque, purtroppo si fa così”, racconta De Sica) e molto meno politicamente scorretto rispetto a quelli passati (tra l’altro contemporaneamente, dal 28 dicembre al primo gennaio, tornerà al cinema in 4k Vacanze di Natale ’90 con Nexo Studios, un’operazione definita da Letta, ad di Medusa: “corsara e poco elegante perché escono con un film di tanti anni fa durante le feste e contro gli attuali”).
“Volevamo fare un nuovo film di Natale a Cortina- dice lo sceneggiatore Tommaso Renzoni-. Con Eros abbiamo a lungo dibattuto su quale fosse il tono migliore. All’inizio eravamo tutti in soggezione. È stato complesso, ma al tempo stesso semplice perché avevamo un grande cast. È un’impresa che ha dell’ideologico. Abbiamo deciso di ascoltare lo spirito che si respira nell’aria e di avere gusto e tatto pur stando sul filone di film che hanno uno storico di battute scorrette e irriverenti. Abbiamo cercato di mantenere quello spirito e abbiamo deciso di non esagerare, ma anche di non censurarci”.
E Eros Puglielli: “Tante volte per andare avanti bisogna andare ancora più indietro e noi abbiamo guardato anche alla vitalità incredibile della commedia all’ italiana. Ma non solo all’Italia penso anche a Blake Edwards e John Landis”. Infine sempre sul politicamente corretto De Sica conclude: “Ci carcerano oggi non ci è più possibile fare certe battute”.