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Michele La Ginestra e Federico Cesari in Tutto chiede salvezza. Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2022
A Francesco Bruni, Davide "Boosta" Dileo, Leonardo Maltese, Margherita Mazzucco, Lorenzo Mieli, Gianfranco Rosi, Jasmine Trinca, Elisabetta Sgarbi sono stati consegnati i Cinematografo Awards, al Cinema Barberini di Roma venerdì 16 dicembre.
I riconoscimenti sono stati attribuiti ai protagonisti del mondo del cinema, della serialità e della cultura, dalla redazione della Rivista del Cinematografo che sostiene e guarda con particolare attenzione alla produzione italiana, sia riconoscendone gli sforzi sia promuovendone i temi, le storie e i personaggi.
Il Premio Navicella Cinema Italiano è stato assegnato a In viaggio di Gianfranco Rosi con la seguente motivazione:
Le migrazioni, le terre dilaniate dai conflitti, la povertà, il dolore: Gianfranco Rosi seguendo il cammino di Papa Francesco ritrova anche i luoghi abitati dal suo cinema. L'immediatezza e lo slancio di questo lavoro riposizionano l'utopia di un messaggio, e della parola, che sovrasta i dogmatismi religiosi per farsi vero e proprio linguaggio politico, e rivoluzionario.
Il Premio Migliore Interpretazione a Margherita Mazzucco per Chiara di Susanna Nicchiarelli:
Per aver restituito alle nuove generazioni la complessità di una Santa concreta, carnale, contemporanea. Una Chiara finalmente piena e umana, lontana da liturgie devozionali e oleografie, in cui si avverte, forte, il lavoro di un’attrice altrettanto caparbia e incredibilmente matura.
Il Premio Rivelazione dell’Anno a Leonardo Maltese per Il signore delle formiche di Gianni Amelio:
Una delle storie più dolorose del nostro passato rivive nel volto di un attore inedito e folgorante. La sua è un’interpretazione complessa e inquieta, vigorosa e struggente, e dimostra la disarmante capacità di un interprete che, seguendo la lezione di un regista sempre attento a esaltare i giovani talenti, è già capace di unire impegno e poesia.
Il Premio Migliore Opera Prima a Marcel! di Jasmine Trinca:
“Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane”. L’esordio al lungometraggio di Jasmine Trinca, dopo il corto BMM – Being My Mom del 2020, è coraggiosamente autobiografico. Ma non solipsistico: il viaggio di madre (Alba Rohrwacher) e figlia (Maayane Conti) è anche nostro, il bagaglio quello archetipico delle fiabe. Marcel non assomiglia al cinema che ha interpretato, ed è una buona notizia: Jasmine Trinca è una regista.
Il Premio Navicella Serie a Tutto chiede salvezza di Francesco Bruni:
La fragilità e l’inadeguatezza, l’umorismo e la speranza: al suo primo racconto seriale, abitato da un magistrale Federico Cesari, Francesco Bruni si conferma l’autore italiano più bravo nel raccontare l’età giovane. E lui, con sguardo empatico e affettuoso, si avvicina all’irrequietezza e all’inquietudine di chi si sente spaesato in un mondo ostile.
Il Premio Colonna Sonora a Davide “Boosta” Dileo per La prima regola di Massimiliano D’Epiro:
Il co-fondatore e tastierista dei Subsonica mette a punto una partitura eterogenea e magnetica, sound che amplifica i connotati del non luogo – scuola, classe, periferia – in cui il film di D’Epiro è ambientato, contribuendo al tratteggio sfumato degli stati d’animo dei personaggi. Con l’apice di Come un sasso, canzone modellata sulla voce di Violante Placido.
Il Premio Speciale Insieme dell’Opera è stato assegnato a Lorenzo Mieli, amministratore delegato di The Apartment, società del gruppo Fremantle:
Prendendo esempio dal suo maestro, l’ineffabile Lopez di Boris 4, ha saputo includersi a passo di carica il nostro sistema audiovisivo. L’outlook è globale, The Apartment il salotto buono, accomoda Sorrentino e Guadagnino, L’amica geniale e The Young Pope. Lui non lo dice, ma noi lo sappiamo: Lorenzo Mieli è la traduzione italiana di showrunner. Con l’eco della Shirley MacLaine de L’appartamento (Billy Wilder, 1960): “Shut up and deal!”.
Il Premio Diego Fabbri a Elisabetta Sgarbi editrice La Nave di Teseo:
Per l’importante lavoro con la Nave di Teseo nella promozione e nella diffusione della cultura cinematografica. Una proposta, che anche con il coinvolgimento di registi-scrittori e grazie a una serie di imperdibili autobiografie, coltiva il rilancio dell’editoria del cinema in una dimensione meno austera ed elitaria, più passionale e inclusiva. La storia imprenditoriale e culturale della Sgarbi conferma, una volta di più, di essere un affare di cuore.
È stato consegnato anche il Premio Toni Bertorelli Controluce, il riconoscimento nato per rendere omaggio a un attore raffinato e a un interprete ricordato spesso per la particolarità del suo volto e la profondità delle sue memorabili interpretazioni sia al cinema che in teatro e in televisione. Istituito nel 2017, il premio è assegnato a interpreti italiani ritenuti in qualche modo affini a Toni Bertorelli, quindi fuori dai canoni consueti sia estetici che di recitazione e che, indipendentemente dal fatto di essere o meno protagonisti, abbiano dato prova di interpretazioni particolarmente significative e originali.
I premiati di quest’anno sono Sonia Bergamasco e Lino Musella. I vincitori sono stati designati da un comitato di amici e colleghi che con Toni Bertorelli hanno condiviso alcune esperienze della loro vita artistica: Marco Bellocchio, Valeria Ciangottini, Steve Della Casa, Fabio Ferzetti, Marco Tullio Giordana, Luca Pallanch e Mario Martone, con la supervisione di Barbara Chiesa.