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Bozzetto scenografico David a Cinecittà - Mauro Vanzati
Cinecittà è protagonista della 69 ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, che tornano a essere ospitati nei suoi Studi, e offriranno durante la Cerimonia il racconto della magia e dell’arte di fare cinema. Cinecittà, al centro della produzione e della creatività globale, sarà la casa del David. La diretta dei Premi si terrà infatti all’interno del mitico Teatro 5, icona della cinematografia italiana e internazionale.
Nel "racconto diffuso" che sarà percorso dai protagonisti del più importante premio del nostro cinema, saranno coinvolti il Teatro 14, nuovo "residential stage", unico set che racchiude molteplici ambientazioni scenografiche, e il Teatro 18, il Led Volume Stage per riprese virtuali tra i più grandi d’Europa. Tre Teatri che sintetizzano l'anima degli Studi di Cinecittà, tra alto artigianato e avanzata tecnologia. E si potrà ammirareun percorso che guarda al futuro, fatto dei nuovi grandi spazi in costruzione, e un impianto scenografico avveniristico che accompagna il red carpet, il photocall e gli altri momenti della cerimonia. In una affascinante dimostrazione delle eccellenze creative di Cinecittà, un cantiere costantemente aperto sul futuro.
Dichiara Chiara Sbarigia – Presidente Cinecittà: “Cinecittà torna ad ospitare la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, i riconoscimenti più importanti del cinema italiano. Lo fa con un allestimento scenografico che racconta i teatri di posa e i set portando i protagonisti e gli ospiti della serata dietro le quinte di un luogo completamente rinnovato e in continua trasformazione. Una Cinecittà nuova e al passo coi tempi, che si apre al talento dei giovani, che siano autori, artigiani, esperti di nuove tecnologie, e che fa formazione dei professionisti che saranno il futuro del nostro cinema, perché la cosa più bella che si può avere in comune con qualcuno è il futuro. Ma Cinecittà è oggi anche un laboratorio di idee e riflessioni, che promuove convegni, organizza mostre, ospita performance, com’è nella natura della Settima Arte, che le riassume tutte perché il cinema non si capisce solo con il cinema, ma servono la fotografia, la letteratura, la pittura, la musica. Un luogo nato per creare immaginario, cioè le storie che vedremo e vivremo tutti insieme, perché nei momenti cruciali della vita si ha bisogno di storie che aiutino a comprendere la propria, e, come ci ha ricordato un premio Nobel, tutte le grandi industrie del cinema, dell’editoria e della televisione si ergono intorno alle storie, al desiderio e al bisogno di raccontarsi. Non so se il cinema migliore sia uno specchio della realtà, come sostengono alcuni, ma se è vero allora è lo specchio di Alice, qualcosa che, nel cuore della quotidianità, degli affetti e delle abitudini, suggerisce un altrove, stimola la fantasia e il sogno, e allora quale miglior posto per celebrarlo di Cinecittà, la fabbrica dei sogni per eccellenza?”.
E Nicola Maccanico – Amministratore delegato Cinecittà: “Il David a Cinecittà è una soluzione naturale perché Cinecittà è la casa del cinema italiano e del cinema italiano nel mondo. Gli Studi saranno protagonisti di questa edizione esponendo alcune delle proposte che hanno reso Cinecittà di nuovo competitiva, di nuovo al centro del talento, come amiamo dire. Come il nuovo set permanente nel Teatro 14, dove tutte le produzioni anche quelle con budget più limitato possono trovare le soluzioni compatibili con le loro esigenze; e poi il mondo dei sogni, il mondo di domani che Cinecittà ha fatto diventare il mondo di oggi, cioè il Teatro 18, il ledwall per la Realtà Virtuale, dove ogni cosa può diventare possibile. La cerimonia del David è un momento nel quale dobbiamo esaltare il nostro sistema audiovisivo, la sua varietà, e la capacità di fare squadra; la competizione è ormai globale ed il nostro mercato ed i nostri talenti hanno capacità attrattiva per il resto del mondo. Caratteristiche e qualità che devono aiutarci a crescere, anche e soprattutto oltre i confini nazionali’’.