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Salvo Ficarra, Toni Servillo e Valentino Picone in La stranezza
Domani, giovedì 30 marzo, saranno svelate le candidature della 68a edizione dei David di Donatello. Chi sono i favoriti? Chi resterà fuori da giochi? Quali sorprese ci saranno? Proviamo a fare qualche ipotesi.
Miglior film
Difficile che nella categoria principale non entrino alcuni dei titoli italiani più visti dell’annata (in realtà il periodo considerato è quello compreso tra il 1° marzo 2022 e il 31 dicembre 2022 e riguarda “opere cinematografiche destinate prioritariamente alla sala” nonché “programmate in prima visione nelle sale cinematografiche in Italia”).
Pensiamo soprattutto a Le otto montagne (5,7 milioni al box office, prodotto da Wildside e distribuito da Vision) e La stranezza (5,6, inedita alleanza tra Medusa e Rai Cinema), destinati a raccogliere anche molte candidature “tecniche” (sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, suono per il primo; sceneggiatura originale, fotografia, costumi, trucco, acconciature, musiche per il secondo).
E se Nostalgia (1,6, Medusa e M.A.D.), in concorso al Festival di Cannes 2022 e già premiato ai Nastri d’Argento, ci sembra abbastanza blindato in cinquina, potrebbero ambire a un posto anche Il colibrì (3, Fandango e Rai Cinema), Siccità (1,8, Wildside e Vision) e Il signore delle formiche (1,7, Kavac, IBC, Tenderstories e Rai Cinema). Meno possibilità apparenti per due titoli presentati all’ultima Mostra di Venezia come L’immensità (quasi 900mila euro, Wildside e Warner Bros.) e Chiara (meno di 200mila, Vivo Film, Tarantula e Rai Cinema) e ricordiamo che Bones and All non può essere candidato in alcuna categoria (è stato iscritto tra i film internazionali).
E non dimentichiamo il caso dell’anno, Esterno notte (The Apartment, Kavac e Rai Cinema), una serie in sei episodi presentata in sala in due parti: sulla carta sarebbe uno dei favoriti, ma se la sentirà l’Accademia del Cinema Italiano di premiare la prima, monumentale serie televisiva del più grande regista italiano in attività?
- Esterno notte
- Nostalgia
- Le otto montagne
- Siccità
- La stranezza
Posti caldi: Chiara, Il colibrì, Il signore delle formiche, L’immensità
Miglior regista
Di solito è una categoria che replica quella del miglior film, a parte in alcuni casi particolari (in quattro anni negli ultimi dieci i registi nominati sono quelli in gara per il miglior film; ricordiamo che non possono essere candidati esordienti).
Probabilmente blindati Roberto Andò per La stranezza (sarebbe la sua prima candidatura nella categoria), Marco Bellocchio per Esterno notte (nel palmarès tre statuette e sette candidature), Mario Martone per Nostalgia (una vittoria nel 1995 su sei nomination). Qualche dubbio sulla coppia belga Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh per Le otto montagne (l’ultimo straniero nominato è Nikita Michalkov per Oci ciornie nel 1988).
E le donne? Le uniche papabili sono Francesca Archibugi per Il colibrì (due candidature trent’anni fa) e Susanna Nicchiarelli per Chiara (in gara per Miss Marx ma non per Nico, 1988): non fortissime.
- Roberto Andò – La stranezza
- Marco Bellocchio – Esterno notte
- Mario Martone – Nostalgia
- Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh – Le otto montagne
- Paolo Virzì – Siccità
Posti caldi: Gianni Amelio (Il signore delle formiche), Francesca Archibugi (Il colibrì), Emanuele Crialese (L’immensità), Susanna Nicchiarelli (Chiara)
Miglior attore
Teoricamente Fabrizio Gifuni, Aldo Moro in Esterno notte, non dovrebbe avere rivali; ma i David, lo sappiamo, possono essere imprevedibili. Lo tallona Pierfrancesco Favino, realisticamente per Nostalgia ma in corsa anche per Il colibrì. E se una coppia, i Ficarra e Picone della Stranezza, si presenta insieme (scelta discutibile ma tant’è) e prenota un posto in cinquina, un’altra potrebbe avere vita più difficile: ce la faranno Luca Marinelli e Alessandro Borghi a ottenere due posti per lo stesso film, Le otto montagne?
In pole position anche due nomi di peso del cinema d’autore, Toni Servillo (Luigi Pirandello in La stranezza) e Luigi Lo Cascio (Aldo Braibanti in Il signore delle formiche), ma chissà se alla fine la spunterà qualche outsider…
- Alessandro Borghi – Le otto montagne
- Pierfrancesco Favino – Nostalgia
- Ficarra e Picone – La stranezza
- Fabrizio Gifuni – Esterno notte
- Luca Marinelli – Le otto montagne
Posti caldi: Toni Servillo (La stranezza), Luigi Lo Cascio (Il signore delle formiche)
Outsider: Michele Placido (Orlando), Giovanni Storti (Le voci sole), Andrea Carpenzano (Calcinculo), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio), Giorgio Colangeli (Mindemic)
Miglior attrice
Anche qui, fatichiamo a vedere una vincitrice che non sia Margherita Buy, moglie di Moro in Esterno notte. Ai David è la donna dei record: ne ha vinti sette in ventisei anni ma non viene candidata dal 2015. In corsa per un posto in cinquina anche una debuttante di lusso che potrebbe sparigliare (Elodie per Ti mangio il cuore), una star internazionale già onorata nel 2004 (Penélope Cruz per L’immensità), una giovane rampante (Benedetta Porcaroli per Amanda).
Potrebbe spuntarla anche Claudia Pandolfi, indicata come protagonista del corale Siccità, ma in corsa ci sono anche un gruppetto eterogeneo dominato dalla madre della patria (Stefania Sandrelli ha due opzioni: crepuscolare in Acqua e anice e solare in Astolfo). Da non sottovalutare l’amore dell’Accademia per Alba Rohrwacher.
- Margherita Buy – Esterno notte
- Penélope Cruz – L’immensità
- Elodie – Ti mangio il cuore
- Claudia Pandolfi – Siccità
- Benedetta Porcaroli – Amanda
Posti caldi: Margherita Mazzucco (Chiara), Barbara Ronchi (Settembre), Alba Rohrwacher (Marcel!), Stefania Sandrelli (Acqua e anice e Astolfo), Kasia Smutniak (Il colibrì)
Outsider: Claudia Gerini (Mancino naturale), Luana Giuliani (L’immensità), Miriam Leone (Corro da te), Emma Marrone (Il ritorno)
Miglior attore non protagonista
Non vorremmo ripeterci, ma davvero stentiamo a vedere un vincitore che non sia il Francesco Cossiga trasfigurato da Fausto Russo Alesi in Esterno notte. Tuttavia il vero frontrunner ci sembra Tommaso Ragno, che ha almeno tre ruoli per conquistare il premio (il più forte è Nostalgia, ma ci sono anche Siccità e Ti mangio il cuore). Seguendo lo schema del vincitore a sorpresa dell’anno scorso, Eduardo Scarpetta, non escludiamo una nomination per il giovane in ascesa Francesco Centorame, Colibrì adolescente, ma per quel film c’è in corsa anche Nanni Moretti. Derby per Il signore delle formiche: vedremo sia Elio Germano che Leonardo Maltese oppure solo uno dei due?
- Francesco Di Leva – Nostalgia
- Leonardo Maltese – Il signore delle formiche
- Nanni Moretti – Il colibrì
- Tommaso Ragno – Nostalgia
- Fausto Russo Alesi – Esterno notte
Posti caldi: Elio Germano (Il signore delle formiche), Toni Servillo (Esterno notte), Filippo Timi (Le otto montagne)
Outsider: Sergio Albelli (Il colibrì), Vincenzo Amato (L’immensità), Francesco Centorame (Il colibrì)
Miglior attrice non protagonista
Categoria più ostica, considerando che la vincitrice naturale era la magnifica Pandolfi di Siccità. Ma per il film di Virzì sono in lizza Emanuela Fanelli, Elena Lietti e Sara Serraiocco: una delle tre ce la farà, Fanelli è la più pop, Lietti corre anche per Le otto montagne. Il Bif&st ha appena premiato l’ottima Lidia Vitale, che in Ti mangio il cuore ha fatto anche da coach a Elodie. Probabile la presenza di Aurora Quattrocchi, che in Nostalgia ha poche pose ma tutte d’impatto.
Brado di Kim Rossi Stuart potrebbe ottenere una nomination grazie a Barbora Bobulova. Attenzione a Il colibrì, che gioca quattro carte: la veterana (Laura Morante), la diva straniera (Bérénice Bejo), la giovane rampante (Porcaroli), la rivelazione (Fotinì Peluso).
- Emanuela Fanelli – Siccità
- Daniela Marra – Esterno notte
- Fotinì Peluso – Il colibrì
- Aurora Quattrocchi – Nostalgia
- Lidia Vitale – Ti mangio il cuore
Posti caldi: Giulia Andò (La stranezza), Barbora Bobulova (Brado), Elena Lietti (Siccità),
Outsider: Anna Caterina Antonacci (Il signore delle formiche), Paola Tiziana Cruciani (Chiara), Thony (Settembre)
Miglior esordio alla regia
Anche quest’anno potrebbe vincere una donna: la più strutturata è Giulia Louise Steigerwalt per Settembre, suggestiva Jasmine Trinca per Marcel!, mentre il destino di Carolina Cavalli per Amanda è legato a quello della sua attrice (e viceversa). Maschetti più indietro: il più plausibile è Niccolò Falsetti per Margini.
- Andrea Brusa e Marco Scotuzzi – Le voci sole
- Carolina Cavalli – Amanda
- Niccolò Falsetti – Margini
- Jasmine Trinca – Marcel!
- Giulia Louise Steigerwalt – Settembre
Posti caldi: Giovanni Basso (Mindemic), Silvia Brunelli (La santa piccola), Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (Californie), Matteo Fresi (Il muto di Gallura), Gianluca Mangiasciutti (L’uomo sulla strada)
Miglior canzone originale
Marco Mengoni, voce del Colibrì con Caro amore lontanissimo, inedito di Sergio Endrigo a cui ha messo mano Riccardo Senigallia, potrebbe imitare il bis di Diodato, che nel 2020 vinse Sanremo e David. In pole position anche Elodie per Ti mangio il cuore.
- Caro amore lontanissimo (Sergio Endrigo, Riccardo Senigallia, Marco Mengoni) – Il colibrì
- Oceano di cose perse (Casadilego) – My Soul Summer
- La palude (Niccolò Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti, Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini) – Margini
- Proiettili (Joan Thiele, Elisa Toffoli, Emanuele Triglia, Elodie) – Ti mangio il cuore
- Sulle nuvole (Tommaso Paradiso) – Sulle nuvole