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Margot Robbie in Barbie © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc.
Che cosa ci dice l'incredibile incasso del primo giorno di programmazione di Barbie?
Intanto che il film di Greta Gerwig (2,1 milioni di euro) ha ottenuto più di Avatar: La via dell'acqua, che il primo giorno - era dicembre 2022 - incassò 1,45 milioni (per poi fermarsi a poco meno di 45 milioni di euro). In secondo luogo che un'apertura di questo tipo, in epoca pandemica e post-pandemica, è seconda solamente a quella di Spider-Man: No Way Home (che a dicembre 2021 incassò 2,9 milioni), superando Doctor Strange nel multiverso della follia (2,05 milioni a maggio 2022) e che in Italia non accadeva dal luglio 2011 che nello stesso periodo dell'anno un film superasse la soglia dei 2 milioni: all'epoca fu Harry Potter e i doni della morte - Parte 2, che fece 3,1 milioni di euro.
Resta ora da capire quale sarà la tenitura del "prodotto", incentrato su un personaggio con cui in generale giocano gli under 15, target verso il quale però non sembra destinato il film, apparentemente - con il suo coté molto teorico e "ragionato" - più intenzionato a parlare agli over 25. Al momento però, in sintesi, il primo risultato raggiunto è questo:
- Miglior debutto per un film nel 2023
- La quarta miglior apertura di sempre per un film distribuito da Warner Bros. Pictures
- Il secondo miglior esordio dall’inizio della pandemia
- Miglior debutto per un film uscito a luglio dall’inizio della pandemia
- Il terzo miglior debutto di sempre per un film uscito nel mese di luglio
- Miglior debutto per un film diretto da una regista
- Miglior debutto per un film diretto da Greta Gerwig
- Miglior debutto per un film con Margot Robbie
- Miglior debutto per un film con Ryan Gosling
Mettendo ora da parte i numeri, per i pragmatici l'unica cosa che conta davvero, ragioniamo un attimo invece sull'altro elemento cardine di questo exploit: la sensazione è che si tratti di un "fenomeno" vero e proprio, un qualcosa che ha saputo coinvolgere le spettatrici e gli spettatori accorsi alla prima proiezione utile in stile flashmob. Vestiti rosa, accessori, alcune sale "vestite" a tema, con scenografie e gadget vari: sì, il film di Barbie è arrivato sugli schermi supportato da una campagna marketing mostruosa (che con buona probabilità l'incasso di ieri ancora non ha ripagato per intero), da un battage durato mesi e sovralimentato dai social.
La sensazione, così a caldo, è che una volta visto il film - piaciuto o meno - si propenda comunque verso l'accettazione positiva della visione. Proprio perché a contare davvero è stato, è e sarà "l'evento" in sé prima del film stesso.
Un po', per traslare la questione in ambito sportivo, quanto avvenuto lo scorso 31 maggio con la Roma impegnata in finale di Europa League: per chi scrive, e per le migliaia di romanisti che erano lì a Budapest, contava esserci a prescindere dall'esito della partita. Che è stato funesto, ma quel viaggio lo rifaremmo altre mille volte, anche già sapendo come andrà a finire. Allo stesso modo, probabilmente, sarà difficile trovare qualcuna/o che vi dirà che Barbie non le/gli sia piaciuto, forse proprio perché è l'ultima cosa che conta.