Emilia Pérez trionfa alla 50a edizione dei premi César, i principali riconoscimenti del cinema francese. Il narco-musical di Jacques Audiard, candidato in 12 categorie, conquista 7 statuette: film, regia, adattamento, colonna sonora, fotografia, effetti visivi, suono. Sconfitte le sue protagoniste: Zoe Saldana e Karla Sofía Gascón (alla prima apparizione pubblica dopo il noto scandalo) sono state superate da Hafsia Herzi per il noir Borgo.

Il kolossal Il conte di Montecristo, che partiva con 14 nomination, deve accontentarsi di 2 premi per scenografie e costumi. Ottima performance per il dramma sull’immigrazione La storia di Souleymane, vittorioso in 4 categorie: rivelazione maschile (Abou Sangaré), attrice non protagonista (Nina Meurisse), sceneggiatura, montaggio. L’amour ouf di Gilles Lellouche, candidato a 13 César, porta a casa solo quello per l’attore non protagonista (Alain Chabat), mentre L’uomo nel bosco resta a bocca asciutta nonostante le 8 nomination.

La cerimonia, presieduta da Catherine Deneuve, ha espresso solidarietà all’Ucraina dopo lo sconvolgente scontro tra Zelensky e Trump. Julia Roberts e Costa-Gavras hanno ricevuto i premi alla carriera.

Miglior film

Miglior regia

Miglior attore

  • Karim Leklou – Le roman de Jim

Miglior attrice

  • Hafsia Herzi – Borgo

Miglior attore non protagonista

Miglior attrice non protagonista

Miglior rivelazione maschile

Miglior rivelazione femminile

  • Maïwène Barthelemy – Holy Cow

Miglior opera prima

  • Holy Cow

Miglior film d’animazione

Miglior documentario

  • La ferme des Bertrand

Miglior film straniero

Miglior sceneggiatura originale

Miglior sceneggiatura non originale

Miglior colonna sonora

Miglior suono

Miglior fotografia

Miglior montaggio

Migliori costumi

Miglior scenografia

Migliori effetti visivi

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Beurk!

Miglior cortometraggio di documentario

  • Le fiancées du sud

Miglior cortometraggio di finzione

  • L’homme qui ne sa taisait pas