"Ho conosciuto il nuovo presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, nel marzo scorso e da allora abbiamo collaborato in maniera ottimale per realizzare questa Mostra". Dice il direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, durante la conferenza stampa di presentazione dell'81esima edizione, che si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre.

Libertà

"Ci siamo confrontati ogni volta che c'erano decisioni strategiche da prendere o problemi da affrontare – aggiunge Barbera - I problemi, come sapete, non mancano mai ovviamente, e quindi devo dire che non potevo augurarmi nulla di meglio perché da un lato il presidente Buttafuoco mi ha garantito la più assoluta libertà, quella che ho sempre avuto anche in passato, e dall'altro ho trovato in lui un apporto, un sostegno e una capacità di ascoltare e di condividere le scelte che speravo ma che non potevo dare per garantita prima di averlo conosciuto".

Oracolo

"Il punto di forza della Mostra del Cinema è Venezia stessa, con la sua capacità di guardare ai mondi lontani. Ogni anno la Mostra è capace di affrontare nuove sfide e di offrire grandi rappresentazioni. Venezia di suo è sempre in anticipo sul futuro e la Mostra possiede il potere oracolare di captare la realtà in atto e di illuminare il futuro". Dice il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, introducendo la conferenza stampa di presentazione dell'81esima Mostra.

Pubblico

"La Mostra è un'eccellenza che ha un legame fortissimo, peraltro, con il grande cinema italiano - aggiunge Buttafuoco - E la Mostra può vantare il suo specialissimo pubblico che accorre ogni anno: un pubblico veneziano e italiano sempre più numeroso e poi il pubblico internazionale che va ben oltre agli addetti ai lavori e ai giornalisti. Questi sono alcuni dei punti forti della nostra Mostra".

Maestria

"Il mio grazie va alla maestria e alla sensibilità di Alberto Barbera, la cui direzione ha il merito di aver reso la Mostra momento imprescindibile per l'industria internazionale del cinema e per l'irresistibile fabbrica della fantasia cui tutti, da spettatori attivi, attingiamo nella scena della vita", conclude Buttafuoco.