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Natalie Wood
Una ragazzina cammina sui binari del treno, ha un vestito di seta rosa stracciato che le va grandissimo. Sta mangiando una banana marcia quando le si avvicina un suo coetaneo, e le chiede perché non sia a scuola. La ragazzina gli risponde che lei non ha bisogno di studiare perché è una celebrità da quelle parti: è la sorella di Alva Starr, la donna più bella che sia mai stata vista nella piccola cittadina.
Alva Starr è Natalie Wood nel film Questa ragazza è di tutti, un magnifico drammone che arriva da un racconto tristissimo di Tenessee Williams. Natalie Wood è piuttosto abituata alle disgrazie: in Splendore nell’erba è impazzita d’amore per Warren Beatty, in West Side Story le è morto il fidanzato tra le braccia. Forse ha introiettato la vocazione per la tragedia così tanto che la sua, di vita, finisce malissimo: un’Ofelia galleggiante suicida, o uccisa dal marito? Ma cominciamo dall’inizio.
Natal'ja Nikolaevna Zacharenko nasce a San Francisco il 20 luglio del 1938. I suoi genitori sono immigrati sovietici, e la madre – una ballerina siberiana – è parecchio determinata a trasformare la figlia nella sua possibilità di riscatto da una vita piuttosto mesta. Così la allena a diventare una bambina prodigio: lezioni di ballo e di canto che vengono velocemente ripagate da Natal’ja con il suo primo ingaggio in un film, a 5 anni. “Tu devi dire sempre di sì, qualunque cosa ti chiedano, semmai puoi imparare dopo” le insegna la madre, e lei dirà molti sì anche quando non vorrà.
Nel 1947 diventa una star interpretando la bambina che non crede a Babbo Natale in Miracolo nella 34ª strada. A quel punto, decidono che non basta semplificarle il nome, addolcito già in Natalie: occorre agire anche sul cognome. Così diventa Wood, e quell’omaggio al regista Sam Wood, a Natalie non piacerà mai: lei che nella vita sarà abituata a piegarsi moltissimo, non si sentirà proprio fatta di legno. A tanti enfant prodige non viene perdonato il fatto di crescere, ma per Natalie le cose vanno decisamente meglio.
Diventa grande con i film e i suoi lineamenti esotici le fanno ottenere ruoli parecchio diversi: dalla squaw all’orientale, passando per la bellezza mediterranea, Natalie utilizza i suoi grandissimi occhi per piangere spesso e volentieri. “Noi non ci sentiremo più soli. Mai più. Né tu né io”, le dice James Dean in Gioventù bruciata. E lei, insieme alla sua prima candidatura all’Oscar, ottiene la leggenda.
Nel frattempo si sposa tre volte, due delle quali con Robert Wagner, che se al cinema non ha mai trovato davvero il suo posto al sole, ha però conquistato la popolarità in tv con la serie Cuore e batticuore dove è un miliardario, detective per hobby, che inciampa continuamente in delitti efferatissimi. Cosa piuttosto beffarda, visto che fra Robert e Natalie il “finché morte non ci separi” è letterale.
Per capire cosa è successo dobbiamo salire a bordo dello Splendour, lo yacht di Wagner, il 28 novembre del 1981. Natalie sta girando a Los Angeles un film di fantascienza con Christopher Walken, hanno il weekend libero e così Robert propone di trascorrerlo tutti e tre insieme, veleggiando intorno all’isola californiana di Santa Catalina. A occuparsi delle questioni pratiche è Dennis Denver, il capitano pagato per stare in silenzio e essere invisibile, due cose che farà per molti anni. Quella notte Denver si dilegua come sempre e lascia i tre a bere moltissimo, fino a quando deflagra una lite paurosa fra Natalie e Robert.
Da qui: il buio. Christopher e Robert diranno che lei li ha lasciati per ritirarsi in cuccetta, mentre loro si sono fatti un ultimo bicchiere. E iniziano le congetture: Natalie – che non sa nuotare e ha il terrore dell’acqua – avrebbe deciso di andare a riva da sola nel cuore della notte prendendo il canotto, ma poi ha perso l’equilibrio, è scivolata in mare e il freddo e l’alcool sono stati letali. Per alcuni è un suicidio, non è la prima volta che Natalie ci prova.
Ma una testimone su un altro yacht, che ha trascorso la notte insonne, dirà di aver sentito chiaramente una donna che gridava. Il corpo di Natalie – galleggiante a testa in giù con la sua vestaglia e il pigiama – verrà recuperato alle 8:00 del mattino del 29 novembre. Le indagini vengono riaperte nel 2011, poi nel 2013 (una nuova autopsia evidenzierà escoriazioni sul volto, sul collo e sulle braccia di Natalie) e infine nel 2017. Ma Wagner, ora 87enne, si è sempre rifiutato di parlare con gli inquirenti.
Denver invece ha parlato, accusando Robert: “Per anni ho cercato di rivelare informazioni su quella storia, ma nessuno ha mai voluto ascoltarmi”. Intanto Natalie avrà 43 anni per sempre. E per sempre ripeterà nelle nostre teste la poesia che leggeva in Splendore nell’erba: “Ma se la radiosa luce che una volta brillava è ora per sempre tolta dal mio sguardo, se niente può far sì che si rinnovi all'erba il suo splendore e che riviva il fiore, della sorte funesta non ci dorremo, ma ancor più saldi in petto godremo di quel che resta”.