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Il mio nome è vendetta
“La violenza scaturisce quando prevale l’istinto: è una mancanza di ragionamento”. Parola di Alessandro Gassmann che nel nuovo film di Cosimo Gomez, Il mio nome è vendetta, disponibile su Netflix da oggi, 30 novembre, interpreta Santo, un ex sicario della criminalità organizzata. Al suo fianco sua figlia Sofia, interpretata dalla diciannovenne Ginevra Francesconi, adolescente campionessa di hockey che, dopo aver visto uccisi barbaramente la madre e lo zio da alcuni criminali, deciderà di allearsi con suo padre per vendicarsi senza pietà.
“Questo è un film di pura azione, qualcosa di nuovo nel panorama italiano - prosegue Alessandro Gassmann -. La storia è molto avvincente. Mi sono dovuto preparare a lungo, soprattutto fisicamente, anche con uno stuntman, e mi hanno molto aiutato gli storyboard disegnati da Cosimo per questo ruolo. Santo è un uomo dal passato doloroso che si è rifatto una vita con una famiglia, ma questo passato che ritorna risveglia in lui una violenza sopita. È un personaggio semplice e onesto per questo gli voglio bene”.
Nelle intenzioni di Cosimo Gomez la voglia è stata quella di fare un “revenge movie in piena regola di una qualità superiore di quella che si vede in Italia. Un genere che ha una grande tradizione all’estero e che in Italia per ragioni legate all’approccio produttivo da tanti anni non stiamo riuscendo a fare”.
E di fatto Gassmann, grande appassionato del cinema action, si è ispirato all’attore Liam Neeson: “Lui è stata la mia referenza. Non sono particolarmente agile e ho le gambe molto lunghe quindi anche fisicamente mi sono ritrovato molto in lui”. Mentre il regista si è rifatto al cinema di Tony Scott: “Credo si tratti di un grande regista che andrebbe rivalutato. Ha girato molti revenge. Il suo Men on Fire è il capolavoro dei revenge. Ha fatto un lavoro con i suoi protagonisti pazzesco pur rimanendo nel genere dell’action movie. Per ogni film che faccio, tutti diversi come Io e Spotty, Brutti e cattivi, Sangue gruppo zero mi chiedo sempre quale sia il modo migliore per raccontare una storia al pubblico. Per ogni storia c’è un modo come nella pittura”.
In questo film si cita all’inizio una frase de Il richiamo della foresta di Jack London. Perché?
“È un libro che ho amato e che parla del Dna e dell’istinto di ognuno di noi. L’istinto a tornare quel che si è. È anche un libro sul proprio destino perché Santo è una persona che ha cercato di cambiare il proprio destino, ma poi il destino è tornato a prenderlo”.
E poi: “Questo è un film di genere e di vendetta. Non parla della ‘ndrangheta. Volevo fare vivere questa avventura a un padre e a una figlia”. E Ginevra Francesconi dice: “Mi sono divertita tantissimo, Cosimo mi ha dato questa possibilità e io lo ringrazierò per sempre. L’adrenalina mista alla responsabilità mi ha spinto a mettercela tutta. Ho cercato di rendere il personaggio anche vicino a me. È in set che è stato molto impegnativo sotto ogni punto di vista. Ero provata fisicamente ed emotivamente perché mi portavo dietro la psicologia del personaggio. A fine riprese ho respirato. È stato totalizzante”.
“Io ho un figlio maschio e sono un padre severo concentrato sul rispetto delle regole - dice Alessandro Gassmann -. Sono geloso delle persone che amo e credo che se avessi una figlia femmina avrei molta difficoltà”. E poi aggiunge: “Tendo a non portarmi dietro i personaggi che interpreto. Ma nelle settimane delle riprese sono stato molto più buono, accomodante e gentile nei confronti delle persone che mi circondavano. Non sono uno vendicativo. Sono un muro di gomma. Soprattutto in passato mi arrabbiavo molto. Verbalmente ovviamente, mica sgozzavo le persone nei lavandini. Penso che con i social sia aumentata l’aggressività: hanno dato vita a una società occhio per occhio, spesso fuori luogo”.
Il film è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film. Già è in programma un sequel? “Ci stiamo lavorando - risponde Cosimo Gomez -. Ginevra e Alessandro sono due talenti straordinari e gli sono grato per quello che hanno portato dentro alla storia”.