PHOTO
Orio Caldiron
Il mondo del cinema italiano in lutto per la scomparsa di Orio Caldiron, stimato critico cinematografico, storico del cinema e docente universitario. Era nato a Padova il 24 settembre 1938.
La sua carriera accademica è stata segnata dall'insegnamento di Storia del cinema presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Ha ricoperto ruoli di prestigio come la presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia e la direzione della rivista "Bianco e Nero". Inoltre, ha collaborato con diverse testate specializzate, tra cui "La Rivista del Cinematografo", contribuendo significativamente al dibattito critico sul cinema italiano.
Tra le sue opere più importanti, Il cinema italiano negli anni sessanta, pubblicato nel 1969, ha rappresentato un'analisi fondamentale di quel periodo di grande trasformazione per il cinema nazionale. Nel 1975 ha dedicato uno studio approfondito a Vittorio De Sica, mentre nel 1980 ha rivolto la sua attenzione alla figura di Totò, cui tornerà nel 2002 con Il principe Totò, considerato un punto di riferimento per la comprensione dell’arte e della carriera del grande attore comico. Nel 2004 ha pubblicato Pietro Germi: la frontiera e la legge, un saggio che indaga l’opera e il linguaggio cinematografico del regista genovese. Il suo ultimo lavoro, Sorprese di una grande stagione. Cinema, storie e miti tra Cinecittà e Hollywood, pubblicato nel 2024, ha esplorato i legami e le influenze reciproche tra il cinema italiano e quello americano.
Con la sua scomparsa, il mondo del cinema italiano perde una voce autorevole, capace di raccontare e analizzare con profondità un’arte che ha segnato la cultura del Novecento.