PHOTO
Jean-Marie Straub è morto. Cineasta radicale, marxista e innovatore, è scomparso la notte tra il 19 e il 20 novembre a Rolle, in Svizzera, all'età di 89 anni.
Con la sua compagna, Danièle Huillet, scomparsa il 9 ottobre 2006, tra le voci più fuori dal coro del cinema francese, la coppia era stata insignita del Leone speciale alla Mostra di Venezia 2006, dove aveva presentato l’ ultimo film a quattro mani, Quei loro incontri.
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore, Straub nato a Metz l’8 gennaio del 1933 ha compiuto studi letterari presso le università di Strasburgo e di Nancy e successivamente si è trasferito a Parigi dove, nel 1954, ha incontrato Danièle Huillet. Un legame sentimentale e un sodalizio artistico che durerà fino alla morte di lei (avvenuta nel 2006) partorendo una serie di opere letterarie, teatrali e pittoriche votate allo sperimentalismo.
L'attività cinematografica di Straub ha inizio nel 1956 come assistente di registi come Jean Renoir, Robert Bresson e Jacques Rivette. Allo scoppio della guerra in Algeria si rifiuta di combattere e viene condannato per diserzione. Si rifugia quindi con la Huillet prima ad Amsterdam e poi, nel 1958, a Monaco in Germania.
Nel 1962 Straub e Huillet girano il loro primo cortometraggio, Machorka-Muff, radicalmente antimilitarista, tratto dal racconto Diario della capitale di Heinrich Böll e presentato a Venezia nell'ambito della 14. Mostra Internazionale del Film Documentario.
Da allora i due hanno scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei loro film: opere distanti dai canoni tradizionali della settima arte in cui sperimentazione espressiva e straniamento nella recitazione si applicano a temi di impronta politica e analisi storica.
Nel 1967 realizzano il primo lungometraggio: Cronaca di Anna Magdalena Bach, ispirato alla vita della cantante (moglie del compositore Johann Sebastian Bach) e presentato, nel '68, alla Berlinale e al Festival di Locarno. Nel '69 la coppia si trasferisce a Roma.
La capitale, così come diverse altre parti d'Italia (per esempio Buti e il monte Serra , nell'entroterra toscano) diventano per loro un punto fermo nella vita privata e artistica. Nel 1975, la Mostra del Cinema di Venezia dedica loro una retrospettiva.
Alla kermesse veneziana parteciperanno anche nel 1979 con Dalla nube alla resistenza - La notte di officina (portato anche a Cannes, nella sezione Un Certain Regard, e a Locarno nella sezione speciale Tribune Libre) e nel 2006 con Quei loro incontri con cui ricevono un Leone Speciale "per l'innovazione del linguaggio cinematografico".
Tra i loro titoli più importanti figurano: Mosè e Aronne (1975, fuori concorso a Cannes e proiezione speciale a Locarno), Rapporti di classe (1984, Menzione speciale al festival di Berlino e fuori concorso a Locarno), La morte di Empedocle (1986, in concorso a Berlino e Locarno), Schwarze Sünde (1988, cortometraggio in concorso a Cannes in Un Certain Regard), Antigone (1992, presentato a Locarno), Sicilia! (1998, presentato a Cannes - Un Certain Regard), Il ritorno del figlio prodigo - Umiliati (2003) e Une visite au Louvre (2004) entrambi presentati a Locarno nella sezione Cineasti del presente (edizioni n. 56 e 57).
Nel 2006, dopo la morte di Huillet, Straub ha continuato a realizzare film tra cui i cortometraggi Il ginocchio di Artemide (2007), O somma luce (2010) e L'inconsolable (2011) e il lungometraggio Kommunisten (2014, fuori concorso a Locarno). Da sempre legato al Festival svizzero, Straub nel 2017 riceve il pardo d'onore Manor della 70esima edizione.