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Come ti risolvo la crisi di coppia. Conosciutisi su Tinder, ingolfati dal tradimento di lei, gli americani Bryan (Aaron Paul) e Cassie (Emily Ratajkowski) provano a darsi una seconda possibilità con una lussuosa vacanza in Italia: la meta prescelta è un ex monastero con vigna annessa nei dintorni di Todi, preso in affitto sul sito stile Airbnb “Welcome Home”, da cui il titolo.
Regia inane di George Ratliff, voltaggio - almeno nelle intenzioni - thriller, italiano non è solo il paesaggio, ma anche parte del cast: Francesco Acquaroli (samurai della serie Suburra) e soprattutto Riccardo Scamarcio, nei panni del vicino di podere Federico, tutto gentilezza, fascino e mistero. Sarà lui il terzo vertice del proverbiale triangolo, addossando sulle spalle del "povero” Bryan altre paranoie: ci fa o ci è, e chi è, questo indigeno maestro della manipolazione e dell’inganno?
Pur senza far vedere nulla, la curvilinea Ratajkowski fa più docce della Fenech che fu, mentre Paul continua a dilapidare il credito di Breaking Bad, e Scamarcio? Va bene il prospetto internazionale, ma scegliere meglio, anche nella periferia dell’impero, è possibile, anzi, auspicabile. Si manifestava una volta, e riviene buonissimo: Yankee Go Home.