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La Squad Antipesto
di Wallace & Gromit
Prima dei titoli di testa di Wallace & Gromit - La maledizione del Coniglio Mannaro di Nick Park e Steve Box, primo lungometraggio sulla più famosa coppia d'attori di plastilina del mondo, gli autori hanno avuto l'idea di realizzare una breve cronistoria dei due attraverso i quadri delle loro pareti di casa. Come in una sorta di fumetto vediamo così scorrere le immagini di Gromit da cucciolo e di Wallace ancora dotato di capelli e favoriti, in una carrellata che arriva alla gag finale, con Gromit a preoccuparsi in modo esilarante dell'ingordigia di formaggio del suo "padrone", in una sequenza che ricorda i quadri viventi appesi alle pareti nei fumetti di Arcibaldo e Petronilla e che introduce quello che sarà uno dei motori narrativi dell'intero film.
La vicenda, girata secondo i canoni espressivi dei vecchi horror Universal, resi ovviamente leggeri e umoristici, racconta come, nel paesino inglese di Tottington, i cittadini siano in fermento per l'imminente fiera dell'ortaggio gigante. Ognuno di loro sogna che i prodotti del suo orto siano i più apprezzati nel giorno dell'esibizione e, per proteggerli dalla minaccia roditrice di voraci e irresistibili coniglietti, si affidano tutti a Wallace & Gromit, ovvero l'"Anti-Pesto S.W.A.T. Squad", angeli custodi di zucchine, carote e cavoli, eroici agenti in grado di proteggere gli ortaggi da ogni tipo di parassita, grazie ad una tecnologia degna di James Bond. Il film, ricco di citazioni e divertissement di ogni tipo (compreso l'inevitabile omaggio a King Kong), è un capolavoro di fusione tra l'antica tecnica della stop-motion e le nuove tecnologie elettroniche utilizzate in oltre 750 sequenze. La Aardman di Nick Park, infatti, si è rivolta alla società londinese MPC (Moving Pictures Company), per realizzare effetti come la nebbia (impossibile da "animare" altrimenti), ritoccare la pelliccia del coniglio mannaro e, soprattutto, simulare in 3D i coniglietti di plastilina che volteggiano in aria, risucchiati dalla macchina aspiratrice di Wallace. Il risultato è un capolavoro di artigianato dal volto umano, anzi canino, quello di Gromit naturalmente.