La stop-motion è una tecnica artigianale dell’animazione che, fin da Giasone e gli Argonauti, ha impresso non solo grande artigianalità in quel linguaggio ma anche grande fervore e passione che si traducono e trasferiscono inevitabilmente in un racconto pieno di ritmo. Ci sono poi le variazioni sul tema, come la cosiddetta claymation, che usa la plastilina modellata su armature di fil di ferro per i pupazzi utilizzati per le riprese a passo uno, inventata di fatto dai Will Vinton Studios e perfezionata dalla Aardman e dai suoi fondatori Peter Lord e David Sproxton, che insieme al regista Nick Park hanno dato vita ai loro personaggi più celebri, Wallace & Gromit, un simpatico inventore e il suo fedele cane casalingo.

Dopo il successo del primo lungometraggio a loro dedicato nel 2006, La maledizione del coniglio mannaro , e in seguito all’accordo con Netflix stipulato un anno fa per aiutarli nella produzione e distribuzione sempre più dispendiosa a livello globale del valido sequel Galline in fuga: L’alba dei Nugget , 19 anni dopo (dal 3 gennaio 2025) arriva sul colosso dello streaming Le piume della vendetta , che riporta in auge proprio quei personaggi così iconici e caratteristici.

Il ritorno “dalla naftalina” è però tutt’altro che polveroso: c’è grande inventiva, narrativa e visiva; c’è tanta voglia di giocare, palpabile fotogramma dopo fotogramma; c’è un bellissimo omaggio agli heist movie tra stilemi, caratteristiche e citazioni, ma non mancano le tematiche che guardano all’attualità e che allo stesso modo sono senza tempo. Da un lato il migliore amico dell’uomo, il cane co-protagonista, e il suo bisogno di contatto umano che, traslato, rappresenta quello dell’umanità stessa, il cui calore non potrà mai essere sostituito da una macchina.

Wallace & Gromit: Le piume della vendetta © 2024 Netflix, Inc.
Wallace & Gromit: Le piume della vendetta © 2024 Netflix, Inc.
Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl: Aardman's four-time Academy Award®-winning director Nick Park and Emmy Award-nominated Merlin Crossingham return with a brand new epic adventure, Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl. In this next instalment, Gromit’s concern that Wallace is becoming too dependent on his inventions proves justified, when Wallace invents a “smart” gnome that seems to develop a mind of its own. When it emerges that a vengeful figure from the past might be masterminding things, it falls to Gromit to battle sinister forces and save his master… or Wallace may never be able to invent again! © 2024 Netflix, Inc. (Courtesy of Netflix )

Ecco: proprio (anche) di intelligenza artificiale parla “la pellicola”, quando l’inventore del titolo viene sopraffatto dalle proprie creazioni, pensando di fare del bene ma rendendosi conto che le stesse potrebbero ritorcersi contro di lui. Ancora una volta, però, l’analisi della nostra società è lucidissima da parte di Aardman & Park: non bisogna demonizzare l’avanzamento e lo sviluppo tecnologico, bensì l’uso che gli esseri umani (sono sempre loro il problema) ne fanno. Anche se sotto forma antropomorfa. Anche la fama e la reputazione, una delle monete di scambio più importanti oggigiorno sui social, si inseriscono nel grande disegno dell’intreccio narrativo quando Wallace rischia di venire accusato ingiustamente, mescolando abilmente il dramma alla commedia e ricordandoci che i nostri animali domestici farebbero di tutto per noi, ancor prima che siamo noi a chiederglielo.

Il senior animator Andy Symanowski © 2024 Netflix, Inc.
Il senior animator Andy Symanowski © 2024 Netflix, Inc.
Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl. Senior Animator, Andy Symanowski, prepares for the first shot of ‘Norbot’. Wallace’s latest invention, a Smart Gnome. Aardman's four-time Academy Award®-winning director Nick Park and Emmy Award-nominated Merlin Crossingham return with a brand new epic adventure, Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl. In this next instalment, Gromit’s concern that Wallace is becoming too dependent on his inventions proves justified, when Wallace invents a “smart” gnome, Norbot, that seems to develop a mind of its own. When it emerges that a vengeful figure from the past might be masterminding things, it falls to Gromit to battle sinister forces and save his master… or Wallace may never be able to invent again! Coming to Netflix this winter .Cr. Courtesy of Netflix © 2024 (Courtesy of Netflix )

Un grande heist movie ha anche un grande villain e Le piume della vendetta non fa eccezione: Feathers McGrow, il pinguino responsabile del furto di diamanti più clamoroso della storia, è davvero degno di questo appellativo. Al contrario di quelli di Madagascar, spie provette ma carine e coccolose, questo uccello che non può volare è tutt’altro che amorevole e affabile, anzi, ha imparato che il piatto della vendetta va servito più che freddo; gelido, a distanza di anni con un piano diabolico messo in atto che richiede una quantità enorme di pazienza. Sguardo glaciale, mosse degne del miglior guerriero silente e addirittura un gatto che non può non ricordare Satanasso del Dottor Artiglio, uno dei villain per antonomasia dell’ispettore Gadget.

Grande ritmo è dato dalla regia di Park che sfrutta benissimo la comicità slapstick co-adiuvata dalla tecnica della claymation ma che non era scontato tornasse così avvincente e allo stesso tempo così piena di sentimento, riuscendo a raccontare tutto con una durata perfetta: un’ora e venti minuti di pura gioia per gli occhi e per la mente.