Meno sperimentale nella forma, terribilmente fedele a se stesso nella sostanza. Amir Naderi porta in Concorso il suo azzardo metaforico Vegas: Based on a True Story, indipendente e in video: ai sobborghi della capitale americana del divertimento, in un prefabbricato quasi in mezzo al nulla, al di qua delle luci dei Casinò, il ritratto di una famiglia - gommista e schiavo delle slot-machine lui, cameriera e maniaca dell'ordine lei, figlioletto 12enne grunge e solitario - il cui equilibrio è labile quanto una mano di poker. Basterà l'arrivo di uno sconosciuto, e il sospetto che sotto il giardino di casa sia sepolta la refurtiva di una rapina milionaria risalente al '65, per far crollare il castello di carte su cui poggia la loro unione.
Un metal detector, una vanga e un giardino: Amir Naderi non ha bisogno di molto altro per dare un senso alla sua scommessa, seguendo in una nuova Marathon il progressivo disfacimento generato da un'ossessione e rinchiudendo i suoi protagonisti - fuoriclasse assoluto il capofamiglia, Eddie Parker, interpretato da Mark Greenfield - in un (meta)reality gambling che prende le mosse dalla genesi stessa del film, guarda caso realizzato con i soldi vinti da giocatori e scommettittori di Las Vegas frequentati per due anni dal regista.
Naderi ci ricorda che tutt'intorno è esplosione di neon e colori, rimanendo però continuamente incollato alla desolazione dei suoi personaggi, alla disfunzionalità del loro legame: da una parte l'ostinazione di Tracy (Nancy La Scala) nel credere che basti una casa pulita, un giardino curato per tenere unita la famiglia e fuggire la tentazione di ricadere nel vizio, dall'altra la malcelata obbedienza di Eddie nel rispettare i voleri della moglie, in mezzo la speranza rappresentata dal giovane figlio: la parabola della loro unione raggiunge il culmine nel delirio che li porta, almeno per un momento, a credere insieme che davvero il giardino nasconda un tesoro. Ma scavando sempre più a fondo, a sognare rimarrà solo lui, il giocatore, disposto a perdere praticamente tutto (una moglie, un figlio, una casa) puntando su una carta che non arriverà mai.
Jackpot.