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Vampires
Dal Belgio con furore: Vincent Lannoo si arma (HDCam) e parte guerrilla-style, per un mockumentary sulla vita dei vampiri contemporanei.
Dimenticate i canini spuntati e i morsetti melensi di Twilight, qui i fratellini di Dracula sono “veri”, e formato famiglia: padre padrone ma non troppo, madre sbilenca, figlia bionda, “tirata” e in crisi post-umana, figlio dionisiaco e un po' deficiente. Non solo, di casa sono anche La Carne, ex prostituta ridotta a riserva ematica, e due vicini confinati in cantina, ma non domi.
Le prime due troupe non ce la fanno, vengono azzannate, la terza entra in questo hortus conclusus davvero sui generis, e che trova? Tanti dei nostri vizi pubblici, perché in seno alla mordace famigliola covano gli spettri della nostra cattiva società: pedofilia, pulizia etnica foraggiata dallo Stato con immigrati e loser a far da cena, nonché le ansie edonistiche di quest'alba di Terzo Millennio.
Dunque, le idee ci sono, e gli attori fanno di tutto per sostenerle, con più di qualche motivo per festeggiare, ma, anche tra i vampiri, le dimensioni contano: troppo lungo questo Vampires - nonostante gli 88' di durata - perché la sit-com dei lunghi canini non perda di mordente, e le ferite suturino di noia. Insomma, per un mediometraggio avremmo offerto la giugulare.