Non sarà un’avventura. Ma questo film è proprio un’avventura. O meglio un’operazione, che per quanto non sia pienamente riuscita, è comunque coraggiosa nel suo intento.

D’altronde chi sognerebbe di fare un musical con le musiche dei celebri Lucio Battisti e Mogol? Il rischio d’impresa è davvero alto. Lo ha corso il regista Marco Danieli coadiuvato dalla sceneggiatrice Isabella Aguilar, dagli autori delle musiche Pivio & Aldo De Scalzi (già pluripremiati con la colonna sonora di Ammore e malavita) con la consulenza artistica dello stesso Mogol. E ovviamente i produttori Mattia Guerra e Stefano Massenzi e i protagonisti di questa storia d’amore tormentata, Laura Chiatti e Michele Riondino.

Sulle note di Io vivrò (senza te), Non è Francesca, Acqua azzurra, acqua chiara, Dieci ragazze per me e Balla Linda i due amanti si innamorano, si perdono, si ritrovano, si rincorrono e si tradiscono.

La storia è quello che è, piuttosto banale. Fondamentalmente fa da mera cornice e suscita poche Emozioni (brano cult che manca all’appello), perché tutto ruota intorno alle celebri canzoni (dieci, per la precisione) di Battisti che in qualche modo dovevano essere legate l’una all’altra.

 

Alla base di tutto c’è l’intento di celebrare uno dei più grandi cantanti e musicisti italiani di sempre. Un po’ sulla scia di Across the Universe, musical colorato realizzato su trenta canzoni dei Beatles. Ma, restando all’interno dei nostri confini, si può dire vicino al tentativo sperimentato lo scorso anno con la musica lirica dal regista Christian De Mattheis insieme a quelli de Il volo con il film Un amore così grande.

Il ritorno al sottogenere dei musicarelli, tanto in voga negli anni sessanta, e di conseguenza la stessa pellicola non convincevano. Neanche questa, che vanta tra le altre cose la partecipazione di Diodato, appassiona. E nel complesso quest’avventura risulta piuttosto “stonata”. Mogol però si dichiara soddisfatto e pensa che anche Battisti ne sarebbe contento. Di sicuro, il coraggio non manca.