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Una soluzione razionale
Scene da due matrimoni: dalla Svezia, arriva il ménage à quatre di Jorgen Bergmark, Una soluzione razionale. Titolo velatamente sarcastico, ma solo per gli spettatori: perché Erland e la moglie May, direttori di una scuola matrimoniale alla Chiesa Pentecostale, e i neosposi Karin e Sven-Erik, credono davvero alla convivenza multipla, con tanto di Decalogo Dogma-relazionale, cui si costringono per circoscrivere - e possibilmente estinguere- la passione scoppiata tra Erland (Rolf Lassgard) e Karin, l'intensa Pernilla August.
Già interprete di Fanny e Alexander e Con le migliori intenzioni, è la August a mettere in campo il versante bergmaniano della Soluzione, che scava nei turbamenti di giovani vecchi (i protagonisti sono dei 50enni) travolti dal "solito" destino sentimentale. Parallelamente, il co-sceneggiatore Kitchen Stories, all'esordio in regia, sceglie l'ironia: mimica, minimalista e (ir)razionale.
Il risultato? Un invito alla moderazione - al massimo ci scappa il suicidio, a queste latitudini il delitto d'onore è uccel di bosco - e il teorema dell'ineluttabilità: "Del doman non v'è certezza, chi vuol esser lieto sia…". E questo vale a tutte le latitudini, almeno quelle affettive.