PHOTO
Una proposta per dire sì
Frustrata dal fidanzato Jeremy, che nicchia ormai da anni di fronte a una proposta di matrimonio, l'arredatrice di origini irlandesi Anna Brady (Adams) decide di raggiungerlo a Dublino dove si trova per lavoro e approfittare di un'antica usanza irlandese: ogni 29 febbraio una donna può chiedere a un uomo di sposarla. Ma una tempesta la dirotterà in Galles, dove Anna sarà costretta a chiedere aiuto al burbero gestore di pub Declan (Goode) per raggiungere l'Irlanda. Che mai succederà?
Forse non molto più di quanto ci si aspetti da una rom-com impacchettata e pronta all'uso, nonostante un regista il cui interessante esordio (Shopgirl) faceva sperare di più. Tra scenari da cartolina e mandrie di vacche, la comicità (appunto) resta terra terra e tutto sembra già visto. Compresa l'etichetta di agricoltori che spesso e volentieri gli americani rifilano agli irlandesi. Amy Adams, però, le prova davvero tutte, nevrosi comprese, per suscitare simpatia, ed è solo grazie a lei e Goode se si arriva fino in fondo. Ma due star e una trovata non fanno un film riuscito: e il plot “originale” di Deborah Kaplan ed Harry Elfont è troppo simile a quello di So dove sto andando di Powell e Pressburger per non ricorrere al virgolettato.