Tutto il cinema di Asghar Farhadi, in fondo, ruota intorno a separazione e sparizione. Non fa eccezione l’ultimo, Todos lo Saben (Everybody Knows), sua prima prova in lingua spagnola, dopo i film iraniani – l’ultimo Il cliente, 2016 – e la parentesi in lingua francese, Le passé, 2013.

Stavolta segue il ritorno a casa, un villaggio spagnolo, di Laura (Penélope Cruz), giunta dall’Argentina con i due figli per il matrimonio della sorella: lì ritrova i parenti, nonché l’ex innamorato Paco (Javier Bardem), che nel frattempo s’è sposato. Anche il marito, Alejandro (Ricardo Darin), inizialmente rimasto in Argentina raggiungerà Laura, perché è successa una tragedia: la figlia della coppia, Irene (Carla Campra), è stata rapita, e mentre giungono i messaggi dei sequestratori la famiglia allargata si squassa tra antichi rancori, controversie mai chiarite, segreti e gelosie.

Anche in About Elly (2009) spariva una donna, ma tutto era non detto, sottaciuto e schermato, viceversa, “Lo sanno tutti” non elude quasi nulla, affastellando didascalie, dialoghi a rischio ridicolo e colpi di scena da melodramma a breve scadenza. Si fatica, purtroppo, a riconoscere quel Farhadi in questo, perché alle ricorrenze poetiche (sparizione, angoscia, svelamento) non fa seguito una drammaturgia sapiente, calibrata, distillata, bensì un guazzabuglio di relazioni, un affresco smaccato, un lessico familiare zeppo di esclamazioni.

 

Chissà, forse non padroneggiare la lingua può sortire queste conseguenze: a suo agio con i latini Farhadi non sembra, la maggiore libertà disponibile rispetto ai suoi lavori persiani gli è nociva, lo porta a dire e mostrare tutto, anziché suggerire tra i gangli della censura. Se il mix di generi e registri (altmaniano, dramma familiare, giallo) non trova l’amalgama, la regia spesso denuncia una grammatica televisiva, stile Garbatella e avete capito, e anche la direzione d’attori e gli attori lasciano a desiderare: Cruz ai minimi, Bardem alle prese con battute mortificanti, Darin marginale e fideistico. Tutti lo sanno, che non è un film riuscito.