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Alla ricerca della felicità con i Troll, le creature della mitologia norvegese, già appannaggio cinematografico de Il Signore degli Anelli, dove sono assai villa(i)ni, e di Frozen, che li ritrae minuscoli e frizzanti. Stavolta l’ennesima declinazione fantasy li trova zuzzurelloni e ridanciani in aperta contrapposizione ai piagnoni e depressi Bergen.
In un mondo incantato e fiabesco, ecco gli ottimisti nanerottoli Trolls, sempre pronti a ballare e cantare, e i pessimisti Bergen, che per assaggiare la felicità non possono che divorare un Troll. I Bergen scoveranno e invaderanno il villaggio dei Troll, ma non è detta l’ultima parola: l’allegrissima Poppy (voce e canto di Elisa Toffoli) e il burbero Branch (Alessio Bernabei) partono in missione salvifica.
Targata Dreamworks, un’animazione pop-psichedelico, con superba colonna sonora, prodotta da Justin Timberlake, con cinque inediti di Timberlake, Gwen Stefani, Anna Kendrick e Ariana Grande, oltre classici degli anni ’60, ’70 e ’80. L’approdo poetico rispolvera una tautologica verità, per essere felici basta non essere tristi, e soprattutto conferma che con i buoni, e i belli, non si cava un ragno dal buco, anche al cinema: le cose migliori di Trolls stanno alla corte dei Bergen, dove il bamboccione Principe Gristle e la sguattera bruttina Bridget hanno una liaison che più romantica e disfunzionale non si può.
Abbonda anche il citazionismo, da E.T. a Shining, e grandi e piccini possono tirare una risata di sollievo: questa fantasmagoria non li seppellirà.