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The Horde
Per vendicare il brutale assassinio di un loro collega, quattro poliziotti corrotti organizzano un'azione notturna: teatro della spedizione, un fatiscente palazzone nel nord di Parigi, covo di criminali e spacciatori senza scrupoli. Scopo della missione: uccidere senza pietà il clan capeggiato dal possente Adewale (il fenomenale Eriq Ebouaney, già visto in Bianco e nero di Cristina Comencini). Vengono subito sorpresi però: Jimenez (Aurèlien Recoing) è ferito a morte, Tony (Antoine Oppenheim) ad una gamba, e insieme ad Ouessem (Jean-Pierre Martins) e Aurore (Claude Perron), quest'ultima amante del collega da vendicare, segregati nell'appartamento dei delinquenti. Neanche il tempo di decidere il da farsi, tutti quanti - criminali e agenti - saranno costretti ad unire le proprie forze per difendersi da una minaccia terrificante: un esercito di zombie affamati sta per entrare nel palazzo...
Sanguinolento, spietato e senza un attimo di tregua: The Horde (Evento Speciale alle Giornate degli Autori del 2009) è uno straordinario horror d'assedio, confezionato dai francesi Yannick Dahan e Benjamin Rocher, artefici di un piccolo capolavoro che, finalmente senza inutili denotazioni o didascalie, riporta in auge il filone degli zombie-movie rileggendolo da un punto di vista tanto estetico quanto sociale: dall'assalto massificato di matrice romeriana nato sul finire degli anni '60 alle banlieus di morti viventi di The Horde, il passo è più breve di quello che sembra, e l'aumento esponenziale di famelici, indistruttibili morti viventi va di pari passo alla sempre più crescente violenza gratuita (emblematica, in tal senso, la sequenza della "tortura" ai danni di una zombie ormai messa in condizione di non nuocere...) perpetrata dal disordine e dalle forze preposte per contrastarlo. Fuggire, ammesso di riuscire a scendere incolumi tutti i tredici piani del palazzo, sarà praticamente impossibile. Caratterizzazioni forti (oltre al già citato Ebouaney, anche Jo Prestia e, soprattutto, il vecchio guerrafondaio interpretato da Yves Pignot, che continua a chiamare gli zombie "musi gialli"...) e insanabile esacerbazione splatter, The Horde è quanto di meglio ha proposto il nuovo cinema horror francese degli ultimi anni, capace di "divorare" in un colpo solo prodotti insinceri e tremendamente sopravvalutati come Martyrs di Pascal Laugier.