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The Darwin Awards
Burrows (Fiennes) è un metodico poliziotto affetto da ematofobia da poco rimasto senza lavoro, specializzato nello studio dei profili criminali. Filmato 24 ore su 24 da un giovane studente di regia e ossessionato dai Darwin Awards - onorificenze assegnate via web a tutti coloro i quali riescono a togliersi accidentalmente dalla faccia della Terra nel modo più idiota possibile - si propone di collaborare con un'agenzia assicurativa per prevenire le ingenti perdite causate proprio dalle morti catalogabili come "casi Darwin". Ad accompagnarlo per gli States la bella Siri (Ryder), investigatrice dell'agenzia più portata di lui al rischio e all'avventura. Il pretesto stuzzicante e la partecipazione di interpreti secondari di ottimo livello (David Arquette, Juliette Lewis e Chris Penn, poi defunto) ne facevano uno dei titoli più curiosi di questo scorcio di stagione: The Darwin Awards, invece, diretto dal Finn Taylor di Un sogno in fondo al mare, non riesce ad elevare filosoficamente l'aspetto tremendamente "nero" di un'idiozia da Guinness dei primati, lasciando che tutte le situazioni più assurde rimangano nulla più che macchiette dimenticabili. Divertenti i cammei del "beat" Lawrence Ferlinghetti e del gruppo dei Metallica.
Per la recensione completa leggi il numero di giugno della Rivista del Cinematografo