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The Burning Plain
All'orizzonte, un camper abbandonato in fiamme. Una ragazza (Charlize Theron) che lavora in un ristorante chic di Portland. Un funerale in una città sulla frontiera Usa-Messico, con un ragazzo e un'adolescente che incrociano lo sgaurdo. Una ragazzina che vede l'aereo del padre schiantarsi al suolo in Messico...
Che cosa cambia quando un premiato e stimato sceneggiatore esordisce alla regia? Quasi nulla, almeno nel caso del messicano Guillermo Arriaga che, dopo la separazione consensuale (?) dal connazionale Alejandro Gonzalez Inarritu, porta in Concorso al Lido la sua opera prima, The Burning Plain. Protagonista una tragedia bifamiliare, nelle sue molteplici conseguenze, seguita con la consueta - vedi gli script di Amores perros, 21 grammi e Babel - struttura a incastro: azione, tempo e luogo giostrate dalla penna di Arriaga per trarne una materia infuocata, Burning.
Ammesso che funzioni sulla carta - troppo scoperto il salto tra passato e presente, nonostante la giovane Mariana (Jennifer Lawrence) rimanga (sic!) innominata per quasi un'ora - questo meccano è oggi usurato sullo schermo, grazie anche alla fortuna dei titoli dell'accoppiata Inarritu-Arriaga. Servirebbe per svecchiarlo - ma oggi la linearità non è già tornata a essere l'opzione più innovativa? - una regia non subordinata alla sintassi della sceneggiatura, capace di liberarsi dalla punteggiatura della pagina per offrire traiettorie, squarci e sguardi di cinema per il cinema.
Ebbene, questo non avviene, nonostante la strada messa in discesa da un cast affiatato e di livello: l'intensa Charlize Theron, nei panni di Sylvia, dal Messico transfuga a Seattle, lasciandosi alle spalle una bambina e, invano, il senso di colpa; Kim Basinger, prova coraggiosa e sofferta la sua, moglie adultera e madre di famiglia alla deriva, e ancora l'ottima teen Jennifer Lawrence, J.D. Pardo e José Maria Yazpik. Fatiche sprecate dalla ricerca di geometrie drammaturgiche che finiscono per raffreddare le emozioni, ancora vibranti nell'interpretazione particolare degli attori ma rese atone dal quadro cartesiano generale: se i tasselli sono infuocati, il mosaico paga lo scotto...