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Suxbad -
3 menti sopra il pelo
Svariati anni di "preppy movies" a stelle e strisce, dalla Porky's-mania degli '80 a Maial College, ci hanno insegnato questo: che a terrorizzare di più gli adolescenti americani è ritrovarsi al college senza mai aver "conosciuto" donna. La questione non deve essere poi così banale se anche un accorto uomo di spettacolo come Judd Apatow, che pure teenager non lo è da un pezzo, vi dedica un'intera carriera. Regista e sceneggiatore di 40 anni vergine e fortunato produttore di alcune commediole grossolane per il cinema e la televisione, Mr. Apatow rivela se non altro coerenza professionale e, in attesa di vedere Molto incinta, decisamente "un passo avanti", non smette di provarci. Suxbad - 3 menti sopra il pelo (sottotitolo italiano pescato da un concorso su Mtv), pur diretto da Greg Mottola, è infatti tutta farina del suo sacco: sua la moneta, l'idea e l'etica di fondo. Abbiamo tre amici, Evan (Michael Cera), Seth (Jonah Hill) e Fogell (Christopher Mintz-Plasse), che sono facce differenti dello stesso adolescente sfigato: il timido delicato, il grasso sboccato e il quattrocchi senza speranza; una controparte scolastica, perlopiù bellimbusti e tipi alla moda, che li disonora e li esclude in nome di una superiore attitudine per i condivisi interessi (sesso e sballo ovviamente); una terra di mezzo popolata da ragazzine carine e compiacenti, buone solo come fauna da cacciare e primi piani anatomici; una festa di fine anno che potrebbe segnare (forse) "la rivincita dei nerds", preceduta da un lungo antipasto di prevedibili equivoci, complici due poliziotti decerebrati; e, immancabile, la morale finale: prima ancora di perdere la verginità, bisogna preoccuparsi di non perdere gli amici... Sconveniente nella forma e conformista nella sostanza, il film nulla aggiunge e semmai toglie al già modesto bagaglio dei suoi predecessori. Quel che è peggio, manca l'ironia. Animal House rimane un faro lontano e la sua genuina irriverenza inghiottita dall'autismo di un turpiloquio compulsivo. Suxbad conferma così che l'american pie può anche essere cucinata in modo diverso, ma gli ingredienti devono rimanere gli stessi: sesso (poco), parolacce (tante) e stupidità (troppa). Nessuna distanza nè voglia di scoprire se per caso in questi ragazzi ci sia dell'altro. Va bene non cedere allo sconforto respingendo l'idea che le future leve della superpotenza siano tutte così, ma i forti incassi in Patria vorranno pur dir qualcosa, o no?