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Esplosione di luce
Cinquanta anni nel futuro, il Sole sta per spegnersi. Un gruppo di astronauti viene inviato per scagliare un enorme ordigno nucleare nel cuore della stella e donare così nuova speranza al genere umano. Un po' Solaris, un po' 2001: Odissea nello Spazio, Sunshine rappresenta forse il progetto più ambizioso dell'autore di Trainspotting e The Beach. Un film di fantascienza dall'impianto classico, in cui Danny Boyle immette suggestioni e inquietudini di natura molto personale. Il confronto con il Sole non è soltanto di natura scientifica o fisica. Mano a mano che ci si avvicina al centro del sistema solare, qualcosa di impalpabile sembra pervadere gli astronauti alle prese con una missione impossibile. Lontano dalla retorica della fantascienza stile "conquista del West", Boyle si rifà a Kubrick e a Tarkovskij per raccontare il complesso incontro tra l'uomo e la quiete del cosmo. Nel silenzio dello spazio, al cospetto del Sole che muore, si rivelano segreti e addensano nuovi misteri, mentre gli astronauti si trovano alle prese con qualcosa di razionalmente incomprensibile, ma intuibile sotto il profilo spirituale. È questo afflato misticheggiante a rendere Sunshine molto interessante dal punto di vista cinematografico e filosofico. I raggi del Sole morente portano con sé messaggi impenetrabili, evocando un senso di contemplazione e di attesa, dalla forte valenza trascendente. Spettacolare e claustrofobico nel suo inevitabile confronto tra l'astronave e l'universo infinito che la circonda, Sunshine è un film di fantascienza carico di emozioni. Un crescendo emotivo che culmina in un finale a sorpresa dove Boyle, con il suo stile visivo unico, dà vita a una narrazione insolita in cui un elemento onirico e per certi versi "acido" prende forma e sostanza in una minaccia estrema e apparentemente inspiegabile. Finzione, realtà, ossessione e sogno caratterizzano Sunshine come un film estremamente originale, in cui l'ansia della salvezza per il genere umano si confonde volutamente con un'inquietudine esistenziale dalla vocazione quasi ancestrale.