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Dall’autore francese letterario e cinematografico, definito anche avventuriero, Nicolas Vanier, quello di Belle & Sebastian (altro caso di film & romanzo), arriva con un certo ritardo anche da noi Sulle Ali dell’Avventura. Dalla storia vera, alquanto incredibile, dell’ornitologo Christian Moullec, prende il via, anzi, prende il volo questa pellicola che ha più di qualche punto in comune con il documentario.
Il tempo dedicato a informare, spiegare, nei risvolti di una trama non proprio al cardiopalma, è tanto ma ben calibrato. Se infatti da una parte il film ricorda, anche per grana dell’immagine, il documentario, dall’altra sfrutta le accelerazioni della narrazione, la tensione e il conflitto per raccontare qualcosa che coinvolga e che emozioni.
L’obiettivo è raggiunto a metà. Anzi, forse è più l’anima didascalica a risaltare. Quando il conflitto dovrebbe sentirsi di più, almeno in un paio di momenti clou, sembra poi ripiegare, ritirarsi, e senza eccessivi sforzi da parte dei protagonisti.
Da menzionare, a proposito, l’ottima prova del cast, piumato e non, che sa dare un volto e una voce non estremamente scontati in un contesto che poteva, e rischiava, di suggerirlo. Solo grazie a loro, anche se il dramma latita un pochino, la pellicola porta a casa la sufficienza. Inoltre, incuriosisce sulla vicenda reale (materiale del 1995, più di vent’anni fa), obiettivo centrale e centrato.