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Straight Outta Compton
Niggaz Wit Attitudes: N.W.A.
Eazy-E, Dr. Dre, Ice Cube: precursori, apripista di un movimento – il gangsta rap – che ha caratterizzato in maniera entusiasmante e irrimediabile gli anni ’90. Li racconta Straight Outta Compton (dall’omonimo album degli N.W.A. del 1988) di F. Gary Gray, che in patria ha già incassato oltre 160 milioni di dollari.
La mente (il producer Dr. Dre), il genio (il paroliere Ice Cube), la sregolatezza (il vero “gangster” Eazy-E, tra i rapper più influenti della storia): “direttamente da Compton”, la cittadina della contea di Los Angeles con tasso di criminalità alle stelle, esplode una bomba che segnerà definitivamente gli anni successivi. La violenza, gli abusi del potere, la malavita, gli N.W.A. raccontano tutto senza peli sulla lingua: il primo a comprendere la portata del cambiamento è Jeremy Heller (Paul Giamatti), che propone a Eazy-E (di lì a poco titolare della Ruthless Records, fondata con denaro dalla dubbia provenienza: leggi spaccio di droga) di diventare il manager della crew. Il successo arriva a breve giro di posta e, con lui, i primi dissidi: Ice Cube intuisce che Heller non tutela davvero i loro interessi e molla il gruppo, tentando la strada (fortunatissima poi) da solista. Iniziano le prime “diss tracks” con cui si attaccano vicendevolmente, il clima si inasprisce. Qualche tempo dopo, inizio anni ’90, anche Dr. Dre capisce che Eazy e Heller sottraggono i proventi agli altri membri della crew. Se ne va e nel ’92 fonda con Marion "Suge" Knight la Death Row Records che riuscì ad annoverare nella propria scuderia, tra gli altri, gente come Tupac e Snoop Dogg.
In quasi due ore e trenta minuti (leggermente troppi, forse) rivive l’epopea di un gruppo di ragazzi che fece la storia. Coinvolgente e di forte impatto – anche grazie all’ottima interpretazione di tutto il cast, da Jason Mitchell (Eazy-E) a O'Shea Jackson, Jr (figlio di Ice Cube e identico al padre) e Corey Hawkins (Dr.Dre), ma il discorso vale per tutti gli attori di contorno – il film cavalca bene l’onda di un momento di fortissimo cambiamento, non solo artistico e musicale, ma sociale: dalla hit degli N.W.A. Fuck tha Police al vergognoso pestaggio di Rodney King, fino ai sanguinosi cinque giorni dei Los Angeles Riots, la scena gangsta rap anticipava in qualche modo i tempi. Figli della strada e vittime di quotidiani abusi a sfondo razziale, al tempo stesso spacconi e geniali filtri tra la realtà che ogni giorno osservavano da vicino e le grandi masse. Poi, ovvio, come spesso accade in operazioni di questo tipo (tra i produttori gli stessi Dr. Dre, Ice Cube e Tomica Woods-Wright, compagna del compianto Eazy-E, morto a soli 31 anni di AIDS nel 1995), molte cose vengono raccontate in un certo modo, altre vengono del tutto omesse, come questa. Altrimenti sarebbe stato un capolavoro…