L’universo di Star Wars prova ad espandersi ulteriormente raccontando un periodo finora quasi inedito, quello dell’epoca pre-Skywalker, nella nuova serie live action targata Lucasfilm, The Acolyte: La seguace, ogni mercoledì in streaming in esclusiva su Disney+.

Star Wars è un brand che, per quanto non muoia mai, vive anni di grande stasi e passaggio, poiché dopo il poco apprezzamento legato alla trilogia sequel ha provato a tornare in vita in streaming, con le prime serie tv live action dedicate all’universo narrativo condiviso. C’è stato il successo (mondiale, che ha travalicato i confini) di The Mandalorian, l’insuccesso di The Book of Boba Fett e di Obi-Wan Kenobi, il ritorno ai fasti di Ashoka e ora tocca a The Acolyte provare a rinverdire la saga. Per farlo la creatrice Leslye Headland sceglie un punto di vista femminile e quasi ancestrale, quello della stregoneria in opposizione a quello dei Jedi, che parli al presente e al passato della nostra società, fatta di processi e roghi alle donne ritenute fattucchiere.

Prima di arrivare a quel passato che ha segnato un’epoca, almeno nei primi quattro episodi finora disponibili sul servizio streaming della Casa di Topolino, si parte da una serie di efferati e misteriosi crimini compiuti da un Cavaliere Jedi incappucciato nei confronti di vari Maestri, mescolando quindi il giallo à là Agatha Christie di Dieci piccoli indiani all’action tipico della saga di Guerre stellari. Filtra però tutto o quasi al femminile a partire dalle due gemelle protagoniste (Amandla Stenberg) che ripercorrono, un secolo prima dell’Era degli Skywalker, il tema del doppio attraverso i due Lati della Forza che ha sempre caratterizzato la mitologia del franchise e i fratelli Luke e Leia.

©2024 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.
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(Center to right): Jedi Padawan Jecki Lon (Dafne Keen) and Master Lakshay (Paul Bullion) in Lucasfilm's THE ACOLYTE, exclusively on Disney+. ©2024 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved. (Christian Black / Lucasfilm Ltd.)

E poi non ne rimase nessuno. È questo che si rischia in giro per la galassia ed è su quelle tracce che si reca il rispettato Maestro Jedi (Lee Jung-jae di Squid Game, che ha imparato l’inglese proprio per questo ruolo), scoprendo un trauma nel passato familiare delle due protagoniste che segnerà anche il loro percorso futuro. E potrebbe ovviamente segnare quello di tutta la galassia.

The Acolyte è una serie sulle scelte, sui bivi che la vita ci presenta continuamente davanti e sulle conseguenze di quelle scelte e di quelle strade che percorriamo consciamente. Il Bene e il Male, insieme al Grigio nel mezzo dettato proprio da quella magia divampante che inserisce quasi un elemento fantasy nella matrice prettamente fantascientifica della saga, continuano a combattersi e sovrapporsi, incontrarsi e scontrarsi all’interno della narrazione in quella galassia lontana lontana (ora anche nel tempo oltre che nello spazio).

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(L-R, front row): Yord Fandar (Charlie Barnett), Jedi Padawan Jecki Lon (Dafne Keen) and Master Sol (Lee Jung-jae) in Lucasfilm's THE ACOLYTE, exclusively on Disney+. ©2024 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved. (Christian Black / Lucasfilm Ltd.)

Non convince completamente il cast - Manny Jacinto, Dafne Keen, Charlie Barnett, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Dean-Charles Chapman, Joonas Suotamo – nonostante l’impreziosimento di nomi come Carrie-Anne Moss. Non catturano pienamente l’atmosfera generale, che a livello di scrittura e regia non bilancia molto bene la parte più prettamente thriller della storia raccontata a quella familiare ed emotiva. Ci pensano però il carisma di Lee Jung-jae e la caparbietà di Amandla Stenberg a provare a fare la differenza. Forse troppo viene rivelato fin dai primi episodi, quasi a smorzare la tensione narrativa che si inizia a mettere in piedi fin dalle prime sequenze.

Fin troppo presto assistiamo al classico episodio flashback che di solito arriva poco prima della fine e dovrebbe servire ad unire tutti i puntini disseminati lungo il percorso. Questo ci incuriosisce sulla gestione della seconda parte della stagione e allo stesso tempo ci preoccupa dato che spesso le produzioni originali dei brand pensati per Disney+, come Marvel e appunto Star Wars, hanno avuto un plot twist in negativo in corso d’opera. Qui però visto il setting e la trama, vogliamo ben sperare e dargli fiducia. D’altronde, è la nostra ultima speranza.