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Stai Lontana da me
Jacopo (Enrico Brignano) è il miglior consulente matrimoniale sulla piazza, le coppie in crisi vanno da lui per risolvere i propri problemi. Un giorno arriva nel suo studio una giovane architetta, Sara (Ambra Angiolini), della quale si innamora perdutamente. Anche lei lo ricambia. Ma c'è un problema: Jacopo porta una sfortuna tremenda a tutte le donne che si fidanzano con lui. Nonostante la sfiga che inizia a pioverle addosso, Sara è decisa a resistere a tutte le sventure che le capitano, pur di restargli accanto. Ce la faranno a rimanere insieme? O meglio stare lontani?La storia è la stessa del film francese La chance de ma vie, diretto da Nicolas Cuche e uscito nel 2010 in Italia con il titolo Per sfortuna che ci sei. La produzione del film compie di nuovo l'operazione che aveva fatto con il film francese di Dany Boon Giù al Nord, replicando negli snodi narrativi e nelle principali gag l'originale francese e italianizzandolo nel film di Luca Miniero Benvenuti al sud. Dalla Francia all'Italia: la Cattleya ci riprova. Da La chance de ma vie a Stai lontana da me. La commedia di Alessio Maria Federici, al suo secondo lungometraggio (Lezioni di Cioccolato 2), è sicuramente ben confezionata e i due protagonisti, la coppia Brignano-Angiolini sono ben affiatati. Lei è brava a scivolare di continuo dai tacchi dodici e a farsi sbattere porte in faccia insomma a fare “la Nikita della sfiga”, lui altrettanto nel ruolo del portatore di sfiga. Ma mentre in Benvenuti al Sud l'adattamento al linguaggio partenopeo e il tema del contrasto nord/sud poteva suscitare interesse, qui la dinamica fortuna/sfortuna risulta meno interessante. E viene proprio da chiedersi: mancano le idee al cinema italiano? Costretto a riprendere film francesi o a rifare vecchi film italiani come il recente Aspirante Vedovo.