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Nei panni dell’italiano un po’ cialtrone c’è da dire che Castellitto riesce benissimo. Lo ha dimostrato interpretando il personaggio di “Toti” Bellastella, grande avvocato di diritto penale ne Il tuttofare. Lo conferma come carpentiere del Mandrione nella commedia Ricchi di fantasia di Francesco Miccichè.
Al centro di entrambi i film le problematiche all’ordine del giorno nel nostro paese: la fatica dell’inserimento nel mondo del lavoro e le difficoltà economiche che si incorrono per fronteggiare un’eventuale separazione. Già, perché lasciarsi nell’Italia della crisi è diventato ormai un lusso per pochi e chi non ha soldi deve in qualche modo arrabattarsi e improvvisarsi usando un bel po’ di fantasia come nel caso di Sergio.
Innamorato perso di Sabrina (Ferilli), un'ex cantante che lavora come cameriera nel ristorante del marito, Sergio troverà il coraggio di mollare sua moglie e fuggire con la sua amante subito dopo aver vinto tre milioni di euro alla lotteria. In realtà non c’è alcuna vittoria poiché la schedina è stata modificata dai suoi colleghi per fargli uno scherzo.
Quando lo scoprirà deciderà comunque di affrontare un viaggio on the road verso la Puglia insieme alla sua amata e ai rispettivi familiari fingendo con tutti (tranne che con Sabrina) di essere diventato ricco.
È un omaggio alla commedia all’italiana senza alcuna pretesa di imitarla questo film che anche da titolo ricorda altri grandi film del genere come Poveri, ma belli e Pane, amore e fantasia.
Di nuovo in scena vi sono gli innumerevoli vizi dell’essere italiani, questa volta non all’epoca del boom economico, ma ai tempi della crisi.
Si racconta un’Italia sempre capace di arrangiarsi, un po’ imbrogliona, ma dai buoni sentimenti, come in Brutti, sporchi e cattivi, Polvere di stelle e I soliti ignoti, solo per citare alcuni altri grandi titoli di un certo tipo di cinema anni cinquanta, sessanta e settanta.
E non è un caso che gli attori abbiano scelto di dare ai personaggi i loro stessi nomi sottolineando che è gente del popolo costretta ad avere a che fare con i problemi quotidiani di chi non ha soldi.
Si ride. Soprattutto grazie alle interpretazioni dell’inedita coppia Castellitto-Ferilli per la prima volta (speriamo non ultima) insieme sul grande schermo.